Mercoledì 24 Aprile 2024

Ponte Morandi Genova, fuori dalla commissione Brencich e Ferrazza

Anche il moncone ovest in severo degrado. Il procuratore Cozzi: "Al momento non ci sono indagati per il crollo". E Autostrade comunica: "Abbiamo versato contributi economici alle prime 25 famiglie coinvolte". Toti: "Un anno per abbattere e ricostruire". La vignetta di Charlie Hebdo su Genova

Giovanni Toti, Giuseppe Zampini, Fabrizio Palermo, Edoardo Rixi durante sopralluogo (Ansa)

Giovanni Toti, Giuseppe Zampini, Fabrizio Palermo, Edoardo Rixi durante sopralluogo (Ansa)

Genova, 23 agosto 2018 - Dopo la verifica delle condizioni del moncone Est del Ponte Morandi - rimasto in piedi ma più 'malato' di quello caduto lo scorso 14 agosto a Genova - questa mattina è stato accertato dai consulenti incaricati dalla Procura "uno stato di severo degrado anche del moncone Ovest", cioè la parte del ponte proveniente da Savona dove si era fermato a pochi metri dal baratro il camion verde della Basko. A riferirlo in una conferenza stampa è lo stesso procuratore di Genova Francesco Cozzi, che prosegue: "I consulenti informeranno i pm perché siano avvisati gli organi competenti per la messa in sicurezza o l'abbattimento del ponte". 

Genova, il video del crollo del ponte Morandi nelle riprese delle telecamere di sicurezza

LE INDAGINI - Cozzi spiega poi che al momento non ci sono indagati per il crollo del Ponte Morandi: "Ho letto sulla stampa che 10-12 persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati ma questo non corrisponde al vero. Se vi saranno - ha chiarito - si provvederà a far partecipare le persone interessate alle indagini in quanto, nell'individuazione delle possibili cause del disastro, potrebbero emergere profili di responsabilità per cause o concause dell'evento". Infine il procuratore invita gli organi di informazione alla cautela perché "in una vicenda del genere essendo possibili, in astratto, varie cause, è bene essere molto cauti nell'abbinare una possibile responsabilità con una effettiva responsabilità".

BRENCICH E FERRAZZA FUORI DALLA COMMISSIONE - Ieri sera si è avuta notizia che il professor Antonio Brencich ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni da componente della commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul crollo del ponte Morandi di Genova. Allo stesso tempo, si legge in una nota del dicastero, il ministro Danilo Toninelli "ha dato mandato per la revoca dall'incarico di presidente della stessa commissione per l'architetto Roberto Ferrazza, secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda". Il Ministero annuncia anche che a breve sarà aggiunto all'organico della commissione ispettiva del Mit Alfredo Principio Mortellaro. Dirigente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Mortellaro - come spiega la nota - rappresenta una figura professionale di altissimo livello e con una esperienza trentennale alle spalle. Il Ministero, si legge nella nota, ringrazia Brencich "per il lavoro fin qui svolto e per il gesto che mostra grande professionalità e sensibilità istituzionale". 

LA RICOSTRUZIONE DEL PONTE - "Autostrade ha la titolarità e la responsabilità dei lavori di ricostruzione, ma da un punto di vista politico, auspico che prenda in considerazione la disponibilità di un colosso come Cdp data la qualità e quantità di tecnologia delle aziende che ci sono dentro", ha detto Giovanni Toti, commissario per l'emergenza del ponte Morandi e governatore ligure, nel corso del sopralluogo in Ansaldo Energia con gli a.d. di Fincantieri e Cassa depositi e prestiti Giuseppe Bono e Fabrizio Palermo. "Fincantieri è in grado di ricostruire il ponte - ha detto l'amministratore delegato Bono - ma per il momento nessuno ce lo ha chiesto".

TOTI: UN ANNO PER ABBATTIMENTO E RICOSTRUZIONE - Il commissario per l'emergenza Toti dopo l'incontro ha parlato di tempi: "Entro 5 giorni Autostrade per l'Italia presenterà uno o più piani per mettere in sicurezza l'area e procedere con il progressivo abbattimento dei monconi di Ponte Morandi". Toti lo ha detto dopo la riunione in Regione Liguria con Autostrade per l'italia. "Abbiamo dato tempo ad Autostrade sino a venerdì prossimo. Sarà un piano unico con interventi progressivi. In primis il piano sarà presentato alla Procura". La definizione dell'area rossa e il destino delle abitazioni saranno definiti dal piano prescelto tra quelli che fornirà Autostrade, ha spiegato il governatore ligure. "Noi restiamo convinti che ci vorrà un anno di tempo tra l'abbattimento di ponte Morandi e la costruzione di un nuovo ponte. Credo che la demolizione totale del manufatto comporterà più tempo del previsto. Questo dipende anche dal piano". Che aggiunge: "Noi non sappiamo come reagirà il ponte alle sollecitazioni né cosa comporterà il piano, quali sono le traiettorie di crollo durante la demolizione, cosa comporterà la messa in sicurezza. Direi una bugia se dicessi quali case verranno abbattute, in quale sequenza e quanti potranno rientrare".

CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE - Intanto Autostrade per l'Italia fa sapere in una nota di aver versato i contributi economici alle prime 25 famiglie coinvolte nel crollo, precisando che "a beneficio di queste famiglie, che si erano rivolte nelle giornate di ieri e dell'altro ieri ai due Punti di contatto allestiti da Autostrade per l'Italia presso il Centro Civico Buranello e la Scuola Caffaro, sono stati disposti stamane dalla società bonifici con valuta 24 agosto. Nelle due giornate di ieri e l'altro ieri - spiega la società -, sono state in totale 59 le richieste pervenute ai Punti di Contatto: se per 25 famiglie è stato già versato il contributo, per le altre 34 famiglie sono in corso accertamenti per poter procedere al pagamento da parte di Autostrade per l'Italia tra stasera e domattina. Nella giornata di oggi, fino alle ore 13, si sono presentate ai Punti contatto altre 41 famiglie, per le quali - conclude la società - sono in corso accertamenti per poter disporre il pagamento".

CEI: NO A SCIACALLAGGIO POLITICO E VENDETTE - Sul crollo del ponte interviene in un articolo anche il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti che invita alla "vicinanza" alle "famiglie delle vittime, agli sfollati che hanno perso la casa e gli affetti e all'intera città di Genova. Sia una vicinanza fattiva - tiene a precisare Bassetti -, operosa, intima, silenziosa e non rabbiosa". Non si fomentino "odi ideologici", "atti di sciacallaggio politico e desideri di vendette", conclude il cardinale.

La vignetta di Charlie Hebdo su Genova

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