Mercoledì 24 Aprile 2024

Orsa JJ4: sull’abbattimento il Trentino tira dritto. Decreto (dopo l’ordinanza) in attesa del Tar. Cosa dice il testo

Il presidente della Provincia Fugatti ha firmato l’atto ieri. Il documento in Pdf e la reazione degli animalisti

Trento, 28 aprile 2023 - Orsa JJ4, killer del runner Andrea Papi a Caldes: il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato ieri sera un decreto di abbattimento per l’animale classificato dagli scienziati “ad alto rischio” e rinchiuso nel recinto del Casteller.

La prima ordinanza di abbattimento era stata sospesa dal Tar dopo il ricorso delle associazioni animaliste, che ora annunciano nuovamente battaglia contro il provvedimento approvato ieri sera. Fugatti conferma le decisioni precedenti, disponendo nel contempo di sospendere l’esecutività dell’atto fino all’11 maggio.

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Il decreto di abbattimento in Pdf

La reazione degli animalisti

La Lav ha inoltre annunciato che presenterà a Procura e carabinieri una diffida alla Apps, contro l’esecuzione dell’animale che configurerebbe - dicono gli animalisti - il reato previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale, due anni di reclusione per mandanti ed esecutori, di uccisione “senza necessità” di un animale.

Cosa succede l’11 maggio

“La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa JJ4, visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale”, scrive ancora la Lav.

Le parole di Fugatti

La nuova ordinanza di abbattimento diJJ4 è “un atto dovuto, in seguito al decreto del Tar che ha chiesto alla Provincia di Trento di rinnovare il proprio provvedimento con il parere scritto dei Ispra”. Così il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. “Sostanzialmente non nulla cambia: la nostra posizione è che si debba andare verso l’abbattimento dell’esemplare, proprio in base a quanto rileva Ispra sulla sua pericolosità. Anche la questione del trasferimento non si pone proprio per la pericolosità rilevata da Ispra”, ha specificato Fugatti.