Mercoledì 24 Aprile 2024

Bimbo ucciso dal patrigno, la madre: "Ero sotto choc durante il pestaggio"

S'indaga su altre violenze contro i bambini. Sentita anche la sorellina. Oggi i funerali a Pompei, a casa del padre

Fiori e peluche per il bimbo ucciso dal patrigno a Cardito (Ansa)

Fiori e peluche per il bimbo ucciso dal patrigno a Cardito (Ansa)

Cardito (Napoli), 2 febbraio 2019 - Si terranno questo pomeriggio a Pompei i funerali del piccolo Giuseppe,  7 anni, ucciso di botte dal patrigno Tony Essobti Badre domenica scorsa a Cardito. A Pompei risiede il padre del piccolo, Felice Dorice, mentre la madre Valentina Casa è originaria di Massa Lubrense, dove è tornata a vivere  in questi giorni. "Il quartiere dove abita la famiglia Dorice è rimasto molto colpito da questa tragedia. Staremo loro molto vicini", dice don Giuseppe Ruggiero, parroco della chiesa dove domani si terranno i funerali.

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"Ero in stato di choc dopo il pestaggio"

LA MADRE - Gli inquirenti continuano ad avere nel mirino anche il comportamento della mamma 30enne dei due piccoli, anche se la procura non l'avrebbe ancora iscritta nel registro degli indagati. Lei ha raccontato che di fronte all'orribile  spettacolo dei suoi due figli pestati con furia dal compagno e agonizzanti, è rimasta come bloccata in una sorta di trance emotiva, incapace anche di soccorrere i bimbi, lasciando trascorrere del tempo poi risultato fatale. "Ero sotto choc, non riuscivo a muovermi", ha dichiarato. C'è un 'buco' di almeno due ore, tra l'aggressione e l'arrivo dei soccorsi.

Ma oltre a ciò si vuole capire se in passato vi siano stati altri episodi di violenza sui bimbi come affermato da conoscenti. Qualcuno racconta che il piccolo di 7 anni si sarebbe presentato a scuola pieno di lividi, ma per ora non ci sono riscontri. Determinanti potrebbero essere le rivelazioni della sorellina della vittima, che il pm sta sentendo nel corso di brevi incontri con l'aiuto degli psicologi. 

image IL PATRIGNO - Il compagno della madre dei bimbi picchiati, il 24enne Tony Essobti Badre, è in carcere accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e lesioni aggravate. Ha confessato di aver colpito a calci, pugni, schiaffi e anche con la mazza di una scopa i due bambini, "colpevoli" di aver rotto la sponda di un letto comprato da poco. Al Gip ha anche raccontato che la compagna ha tentato di fermarlo, senza chiarire però esattamente in che modo. 

LA FIACCOLATA - Nel pomeriggio di lunedì 4 febbraio a Cardito si terrà una fiaccolata "per salutare il piccolo Giuseppe e stringersi intorno al dolore delle piccole sorelline". Nel manifesto col quale il sindaco Giuseppe Cirillo annuncia l'iniziativa si legge: "Cardito grida forte: giù le mani dai bambini".