Bambino morto a Cardito, migliora la sorellina. I medici: "Mai visto nulla di simile"

Il primario del pronto soccorso: la piccola "aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto. Tutte ferite compatibili con l'ipotesi di percosse". Fermato il compagno della mamma

Tony Sessoubty Badre, l'uomo fermato (Ansa)

Tony Sessoubty Badre, l'uomo fermato (Ansa)

Napoli, 28 gennaio 2019 - Proseguono le indagini sul bambino di 7 anni morto in un appartamento a Cardito, in provincia di Napoli. All'alba di oggi la Procura della Repubblica di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo per omicidio volontario nei confronti di Tony Essoubti Badre, compagno della madre, 24enne nato in Italia da genitori stranieri. Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, ad accanirsi contro i figli della donna al culmine di una lite. La sorellina di 7 anni, ricoverata all'Ospedale Santobono di Napoli, "aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto. Tutte ferite compatibili con l'ipotesi di percosse". Lo ha dichiarato il primario del Pronto Soccorso, Vincenzo Tipo, aggiungendo che: "In 30 anni di lavoro non ho mai assistito a una scena così raccapricciante". 

Bambino morto a Napoli, il patrigno confessa: "Avevano rotto la sponda del letto"

LA SORELLINA STA MEGLIO - Migliorano le condizioni della bambina. "La piccola è cosciente, in buone condizioni generali ed appare serena nel suo comportamento", si legge nel bolletino dell'ospedale. Gli esami diagnostici hanno escluso lesioni cerebrali e degli organi interni. "È stata instaurata una terapia antibiotica di copertura e le condizioni cliniche sono in miglioramento", dicono i medici. Ieri la piccola ha raccontato alle forze dell'ordine l'orrore vissuto. Il 24enne avrebbe dato al fratellino talmente tante botte con la scopa, anche alla testa, da non lasciargli scampo. Così ha detto la piccola. L'uomo si sarebbe scagliato contro di loro a più riprese e non in un unico momento, ha aggiunto. 

LA FURIA - La tragedia si è consumata ieri notte in un appartamento di via Marconi, Cardito. Un'altra bambina, oltre ai due piccoli di 7 anni, era presente ma fortunatamente è rimasta illesa. Il pomeriggio di violenze è culminato con l'allarme dei vicini che ha allertato la polizia. All'arrivo degli agenti del commissariato di Afragola è stato scoperto il corpicino esamine del bimbo sul divano, mentre la sorellina è stata trasportata d'urgenza in ospedale. Il 24enne fermato ha dichiarato che la tragedia sarebbe stata frutto di un incidente domestico. Secondo lui la morte del bambino e le ferite della sorellina sarebbero da imputare a una caduta dalle scale

LA SORELLA ILLESA IN UNA STRUTTURA ASSISTENZIALE - "La sorella più piccola, rimasta illesa, di questa famiglia devastata dalla tragedia di ieri è in una struttura assistenziale ed è stata visitata questa mattina dai nostri servizi sociali, stiamo mettendo in campo tutte le azioni per aiutare i bambini di questa famiglia". Così ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, in visita alla sorella ferita e ricoverata all'Ospedale Santobono di Napoli. "Conosco il compagno della mamma - ha aggiunto il sindaco -, accompagnava qualche anno fa sua madre che aveva avuto degli incontri con i servizi sociali, per vicende poi risolte. Era una persona che aveva avuto dei problemi ma non c'erano segni che si potesse arrivare a tanto. Io stesso lo incrociavo in strada, non c'erano segnali anormali", ha dichiarato il sindaco di Cardito. 

CHI E' IL FERMATO - Tony Essoubti Badre è figlio di un cittadino del Marocco e di una donna del posto. Ha vissuto sempre in zona svolgendo l'attività saltuaria di ambulante. Da qualche anno aveva una relazione sentimentale con la donna, proveniente dalla Penisola Sorrentina e più grande di lui di sei anni. "Non è un cattivo ragazzo, è molto educato - dicono alcuni anziani seduti in un bar a pochi passi dalla casa della tragedia - lo vedevamo passare sempre velocemente. Salutava, qualche parola ed andava via".

Oggi, intanto, un fascio di fiori è stato deposto dinanzi all'ingresso dell'edificio posto all'interno di un vecchio palazzo del centro storico, a pochi passi dal palazzo comunale di Cardito. Sul balcone dell'appartamento c'è solo una bicicletta del bambino ucciso e il passeggino della più piccola dei tre fratellini, che è rimasta illesa. I vicini di casa sottolineano che se avessero notato qualcosa di strano sarebbero intervenuti subito: "I bambini sono tutti figli nostri e se avessimo visto qualcosa saremmo intervenuti". La mamma dei tre bimbi è originaria della penisola sorrentina, si era trasferita a Cardito proprio per stare con Tony.