
Il decreto autovelox del ministro Matteo Salvini è stato inviato a Bruxelles per la procedura Tris
Roma, 21 marzo 2025 - Ma davvero l’omologazione d’ufficio degli autovelox post 2017 metterà fine alla guerra della velocità? Ne è convinto Giordano Biserni, presidente di Asaps. Che nel dare notizia del decreto di Matteo Salvini - atteso da 33 anni e inviato oggi a Bruxelles per la procedura Tris che si concluderà il 23 giugno - è certo: questa è la direzione giusta. Il testo si propone di sanare una lacuna lasciata aperta anche dal nuovo codice della strada.
Il quadro però continua ad essere caotico. E lo si comprende bene anche dalle parole e soprattutto dai numeri che ricorda Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, al tavolo degli esperti che hanno lavorato al decreto.

La storia per punti
Quali sono i modelli 'omologati d'ufficio'
I modelli che verranno 'omologati d'ufficio', ricorda il comandante Altamura, "sono 12. Mi chiede quanti sono i tipi di velox in totale? Oltre cento”. E cosa accadrà per tutti quelli che sono precedenti alla data spartiacque? "Dovranno essere disattivati, nelle more dell’istanza di omologazione - è la previsione del comandante -. Entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, i produttori potranno fare richiesta per mettersi in regola". Ma in che tempi si dovrebbe realizzare questa riforma attesa dal 1992 e sempre rimandata? Nelle previsioni di Altamura, il decreto autovelox potrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di luglio, se passerà indenne l’esame della procedura Tris che si concluderà il 24 giugno?
I 12 modelli ‘omologati d’ufficio’
Ecco l’elenco dei modelli di autovelox che saranno omologati d’ufficio:
- Celeritas Mse 2021 Decreto Dirigenziale n. 401 del 19/08/2024
- Tutor 3.0 decreto dirigenziale n. 305 del 20/06/2024
- Vergilius Plus decreto dirigenziale n. 149 del 27/03/2024
- Celeritas Mvd 2022 decreto dirigenziale n. 290 del 25/07/2023
- Vrs Evo 2 decreto dirigenziale n. 271 dell’11/07/2023
- T-Exspeed dDecreto dirigenziale n. 236 del 05/06/2023
- K53800_Speed decreto dirigenziale n. 549 del 21/12/2021
- Tcs - Traffic Control System decreto dirigenziale n. 378 del 09/09/2021
- Autosc@n Speed decreto dirigenziale n. 356 del 18/08/2021
- Celeritas Mvd 2020 decreto dirigenziale n. 349 del 16/08/2021
- Aguia Red & Speed decreto dirigenziale n. 48 del 01/03/2021
- Velocar Red&Speed Evo M decreto dirigenziale n. 5240 del 31/08/2017
Il punto centrale del decreto
Il decreto autovelox è composto da 7 articoli, in totale sono 5 pagine di testo. Un gruppo di esperti ci ha lavorato per mesi. La 'svolta' si concentra all'articolo 6, in quattro righe. "I dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 13 giugno 2017 numero 282, essendo conformi alle disposizioni (...) sono da ritenersi omologati".

"Omologazione d'ufficio? Impossibile"
Eppure il perito Giorgio Marcon - che con il Centro tutela legale ha vinto ricorsi in tutta Italia - considera "impossibile" un'omologazione d'ufficio. Spiega: "Questi strumenti non hanno le caratteristiche per essere omologati. E, lo ripeto per l'ennesima volta, questo vale anche per tutti gli altri strumenti di rilevazione, dal Photored al Telelaser alle telecamere per le Ztl. Cosa manca? Il decreto ministeriale di ammissione metrologica legale, per la prima volta. Non si può sanare il pregresso".
L'ultima sentenza della Cassazione
Gli autovelox non omologati sono stati messi 'fuorilegge' da diverse sentenze della Cassazione. L'ultima in ordine di tempo è stata depositata il 14 marzo. Mette in evidenza Marcon: "Ed è molto importante anche perché ribadisce la gerarchia delle fonti". A gennaio il Viminale aveva inviato una circolare ai prefetti con le istruzioni per resistere all'ondata di ricorsi, forte del parere dell'Avvocatura dello Stato. "La Cassazione invece - obietta Marcon - rimette ordine. Quindi, con il decreto, dobbiamo aspettarci ancora più ricorsi ma anche più denunce penali".