Giovedì 22 Maggio 2025
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Autovelox, esposti dal Veneto all’Emilia Romagna. L’avvocato: “Chiediamo il sequestro, sono fuorilegge”

Emanuele Dalla Palma, presidente di Miglior tutela, associazione dei consumatori e delle micro-imprese: “La sicurezza stradale è un problema di coscienza collettiva e si garantisce con le pattuglie sulle strade”

L’autovelox della discordia collocato sulla sp 183 e che nel breve lasso di tempo in cui era stato attivo aveva elevato migliaia di multe

L’autovelox della discordia collocato sulla sp 183 e che nel breve lasso di tempo in cui era stato attivo aveva elevato migliaia di multe

Roma, 25 aprile 2025 - Autovelox, è raffica di esposti alle procure d'Italia, "dal Veneto al Trentino, l'ultimo lo abbiamo presentato in Emilia Romagna, da Bologna a Rimini, e continueremo", chiarisce l'avvocato Emanuele Dalla Palma, presidente di Miglior tutela, associazione dei consumatori e delle micro-imprese che da anni assiste automobilisti multati nei ricorsi.

Autovelox e multe, 4 cose da sapere
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Che cosa chiedono gli esposti

Partendo dalla mancata omologazione degli apparecchi - ormai certificata anche da 5 pronunce della Cassazione - Miglior tutela chiede il sequestro preventivo dei velox in tutta Italia. Chiarisce il legale: “Con gli esposti ci proponiamo di sollecitare le Procure della Repubblica, sull’esempio di Cosenza, a voler indagare sulla sussistenza d’eventuali condotte penalmente rilevanti in capo a coloro che verranno individuati quali protagonisti di questa controversa vicenda”. Non solo, “abbiamo altresì chiesto il sequestro cautelativo degli autovelox presenti su territorio nazionale, in quanto dichiarati fuorilegge dalla Suprema Corte, pur consapevoli dell’effetto impattante sulla sicurezza stradale che potrà generare un simile provvedimento”. 

Il problema della sicurezza stradale

Ma togliere dalle strade gli occhi elettronici pone appunto un problema di sicurezza. Avvocato Dalla Palma, come rispondete a questa obiezione? "Quello è prima di tutto un problema di coscienza collettiva. E sicuramente ci dovrebbero essere più agenti sulle strade. Invece gli organici nel corso degli anni si sono gravemente ridotti”. 

Ma c’è anche un’altra questione, non banale. Come confermano gli incassi delle contravvenzioni da codice della strada, togliere gli autovelox vuol dire anche privare le amministrazioni di una voce rilevante nelle entrate. “Gravoso problema che dovrà essere affrontato e risolto a livello istituzionale”, conclude il legale.

Il lavoro dell’associazione

Dalla Palma ricorda che “nel febbraio 2023 l’associazione aveva inoltrato alle massime cariche dello Stato un’approfondita relazione tecnico-normativa, supportata dai consulenti Cavalier Claudio Capozza, luminare in metrologia legale, e dal perito Giorgio Marcon, esperto in sicurezza stradale, con la quale veniva rilevata e denunciata una situazione di grave illegalità degli strumenti autovelox in quanto privi di omologazione mai rilasciata con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy)”.

Il decreto autovelox sospeso da Salvini

La vicenda degli autovelox è lunga e tormentata. Il decreto, atteso da 33 anni e licenziato infine da Matteo Salvini, a marzo è stato stoppato dallo stesso ministro per “ulteriori approfondimenti”. Intanto la Cassazione ha ribadito che approvazione e omologazione sono due procedimenti distinti, entrambi necessari perché le multe possano essere considerate valide.