Hotel Rigopiano a Farindola
Pescara, 21 febbraio 2017 - La valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano di Farindola "era scientificamente prevedibile". Lo ha detto Cristiana Valentini, avvocato del sindaco del paesino abruzzese, illustrando in una conferenza stampa i risultati di un'indagine preventiva eseguita da un poll di tecnici e avvocati incaricati dal comune per "accertare la verità sulla tragedia". La slavina che travolse l'hotel Rigopiano il 18 gennaio scorso provocò la morte di 29 persone. Miracolosamente, nove persone furono estratte vive dalla macerie, mentre altre due evitarono la valanga per pochi minuti. "I suoi disastrosi effetti erano totalmente evitabili - dice oggi la Valentini a proposito della slavina -, solo se la Regione Abruzzo avesse fatto la Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga, la Clpv che era obbligatoria dal 1992"
Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola, nel convocare la conferenza stampa in cui ha annunciato gli esiti dell'indagine "difensiva preventiva", ha ricordato: "Il nostro pensiero è ancora per le vittime".
IL DOSSIER - La relazione è solo uno dei tanti documenti che cercano di far luce su una tragedia che probabilmente resterà a lungo senza una verità. Nei giorni, concitati e confusi, delle ricerche, il Forum H20 Abruzzo forniva altre la mappa Geomorfologica della Regione Aruzzo in cui si evidenziava come, dal 1991, l'albergo sarebbe stato costruito sopra colate e accumuli di detriti preesistenti compresi quelli causati da valanghe. Una tesi che veniva ripresa e confermata nel 2007 dalla mappa del Piano di Assetto Idrogeologico della Giunta Regionale. Secondo qusti documenti, il resort sarebbe sorto su resti di passati eventi di distacco provenienti dal canalone sovrastante la montagna. Secondo quanto documentava il Forum H2O la mappa evidenzia nel sito 'conoidi di deiezione', ossia "un'area rialzata formata proprio dai detriti che arrivano dal canalone a monte dell'albergo. Insomma, come stare proprio lungo la canna di un fucile che poi è stato caricato e ha sparato". Il fatto che la regione Abruzzo avesse un piano valanghe solo per una piccola parte del proprio territorio era già emerso. Farindola, secondo il Forum, non sarebbe stata 'mappata'. Per il legale del sindaco Lacchetta la Carta di Localizzazione del Pericolo Valanghe avrebbe potuto evitare la tragedia.