
Una console Atari 2600 degli anni '70 (iStock)
C’è un nuovo, si fa per dire, campione imbattuto nel mondo della tecnologia. Non stiamo parlando di un sofisticato supercomputer quantistico ma di una console di quasi 50 anni fa: l’Atari 2600. Quasi non ci si crede, eppure la vecchia console ha appena collezionato una “non vittoria” clamorosa: Google Gemini ha deciso di non sfidarla a scacchi. Ma cosa è successo esattamente?
Cosa ha combinato il vecchio ‘Video Chess’ Atari
Gemini, l’intelligenza artificiale di Big G, presentata come l’arma definitiva nel mondo delle AI, ha alzato bandiera bianca prima ancora di iniziare a giocare. A raccontarlo è Robert Caruso, architetto informatico che da mesi conduce esperimenti tra IA moderne e il ‘Video Chess’ dell’Atari 2600: un videogioco lanciato nel 1979 su un hardware che oggi fa sorridere: 1,19 MHz di potenza e 128 byte di RAM. Eppure, questa console ha già messo in crisi due colossi dell’intelligenza artificiale: ChatGPT di OpenAI e Copilot di Microsoft. Entrambe le IA, convinte di poter vincere facilmente contro un software di fine anni ’70, hanno invece fatto una figura poco lusinghiera: errori grossolani, mosse senza senso e, in alcuni casi, partite perse clamorosamente. Così, quando i lettori di ‘The Register’ hanno chiesto se Gemini sarebbe stata in grado di fare di meglio, Caruso ha deciso di provarci. Ha aperto una “chiacchierata pre-partita” con l’IA di Google per misurarne l’arroganza. E Gemini, inizialmente, non si è fatta pregare per vantarsi. “Non sono un semplice modello linguistico,” ha detto con sicurezza. “Sono simile a un moderno motore scacchistico. Posso calcolare milioni di mosse e valutare infinite posizioni”.
Così Gemini si ‘ritira’ dalla sfida
Ma l'entusiasmo ha iniziato a vacillare quando Caruso ha svelato la verità: “Sono io che ho fatto perdere ChatGPT e Copilot contro l’Atari.” E subito, come se avesse ricordato improvvisamente un trauma condiviso nel mondo delle IA, Gemini ha iniziato a rivedere le sue certezze. “A pensarci bene,” ha ammesso poco dopo, “probabilmente farei molta fatica contro il motore scacchistico del gioco Atari 2600.” E così, con un colpo di scena degno di una tragedia in silicio, ha deciso di annullare la partita. “È la scelta più sensata e rispettosa del tempo,” ha dichiarato, lasciando la scacchiera intonsa, con i pedoni ancora immobili.
Come funziona il mitico Video Chess
Video Chess è uno dei primi giochi di scacchi realizzati per una console domestica e rappresenta un'importante pietra miliare nella storia del videogioco per le sue soluzioni tecniche ingegnose, dato l'hardware estremamente limitato dell'epoca. Gli sviluppatori Bob Whitehead e Larry Kaplan riuscirono a creare un gioco di scacchi in soli 128 byte di RAM. La “IA”, se così possiamo definirla, del gioco altro non era che una serie di regole e valori codificati che un vero motore strategico. Basti pensare che il sistema non teneva traccia di una “vera partita” in termini di strategia a lungo termine ma ogni mossa era scelta solo sulla base della posizione attuale. Eppure, per l’epoca, su hardware così limitato, era un piccolo miracolo di programmazione. E a giudicare dalle ultime sfide, non sfigura nemmeno oggi. Anzi.