
Meta e le altre Big Tech puntano sugli occhiali smart (iStock)
Mark Zuckerberg ha le idee chiare: il regno dello smartphone è vicino al tramonto. Secondo il fondatore di Facebook, la prossima grande rivoluzione tecnologica sarà indossabile, discreta e potenziata dall’intelligenza artificiale. Gli occhiali smart, afferma, non sono più fantascienza, ma il futuro prossimo della comunicazione digitale. Ecco cosa ha detto il numero uno di Meta.
Gli occhiali intelligenti saranno la nuova frontiera?
Da anni, Zuckerberg investe su dispositivi che fondono hardware e AI, capaci di scattare foto, ricevere chiamate, tradurre lingue in tempo reale e offrire informazioni contestuali sull’ambiente circostante. Durante un’intervista, ha spiegato: “L’evoluzione dell’informatica va verso forme più naturali e sociali. Non vogliamo più guardarci solo attraverso uno schermo: vogliamo interagire con ciò che ci circonda”. Alla conferenza annuale Meta Connect, ha sottolineato come gli occhiali intelligenti rappresentino la nuova frontiera grazie alle loro funzionalità hands-free. Il fatto che oltre un miliardo di persone indossi già occhiali tradizionali offre un terreno fertile per un’adozione rapida: “Proprio come tutti sono passati ai telefoni intelligenti, chi oggi porta occhiali passerà facilmente a quelli smart. E molti altri seguiranno”.
Tutte le Big Tech stanno puntanto sugli smart glasses
Ovviamente, Meta non è sola in questa corsa. Anche Apple, Google e Samsung stanno sviluppando dispositivi simili. Tra i progetti più ambiziosi di Meta c’è Hypernova, un prototipo di occhiale con un piccolo display integrato per notifiche e messaggi. L’obiettivo è chiaro: liberare gli utenti dalla dipendenza dallo smartphone, restituendo centralità alla realtà aumentata e all’interazione diretta. Zuckerberg non risparmia critiche al settore mobile, definendo stagnante l’innovazione dopo l’epoca d’oro inaugurata dall’iPhone: “Steve Jobs ha inventato qualcosa di straordinario, ma vent’anni dopo, sembra che ci si sia fermati lì. Le grandi aziende si limitano a mantenere un sistema chiuso e pieno di regole arbitrarie”. La posta in gioco è alta, ma per Zuckerberg e non solo, il futuro (e forse anche il presente) si guarda attraverso nuove lenti.