Marc Marquez (LaPresse)
Brno, 3 agosto 2019 - Tutti a bocca aperta. Avversari compresi. Perchè quello che si è inventato Marquez nel giro-pole del Gp della Repubblica Ceca è un qualcosa di incredibile. Forse di irripetibile: gomme slick, pioggia e bagnato sulla pista di Brno, ma gas sempre aperto. Spalancato. Sì, anche dove gli altri – come i bravissimi, in questo caso, Miller (Ducati Pramac) e Zarco (Ktm) – stavano facendo cose straordinarie, lui è andato oltre. Decisamente oltre. Marquez sembrava... impazzito e con un assetto da spiaggia di Ferragosto ha firmato una pole da meteo della Finlandia.
Così, detto questo, appare obiettivamente più complicato apprezzare la giornata di Dovizioso e Rossi. Il primo, potenzialemente, ha la possibilità di presentarsi al Gp con un passo gara positivo e di guardare al podio, sognando (ma solo sognando) un colpo basso a Marquez.
Rossi è apparso decisamente in ripresa rispetto ai patatrac delle ultime gare, ma la Yamaha – in attesa delle novità proiettate sul 2020 – continua ad essere una spanna al di sotto della Honda e della Ducati. La sorpresa, semmai, è rappresentata dalle Ktm che dopo una prima parte della stagione quasi del tutto nell’anonimato a Brno è apparsa pronta a salto in avanti definitivo, sia con Zarco, sia con Pol Espargaro. Tutto da evidenziare, tutto da sottolineare in rosso in attesa di una gara che però rischia l’effetto monotonia. Se Marquez sarà lo stesso delle qualifiche, chi andrà a prenderlo?