La nazionale del Costa Rica
Altri problemi, che ruotano attorno al Mondiale del Qatar, sono stati accusati questa volta dal Costa Rica. La nazionale capitanata da Bryan Ruiz avrebbe dovuto disputare un'amichevole in Iraq, contro la selezione locale del Paese, nella giornata di oggi. Il tutto è saltato, però, per ragioni burocratiche relative ai passaporti, che continuano a creare problemi tra lo stato medio orientale e gli Stati Uniti. A spiegare l'accaduto sono stati il presidente della federcalcio del Costa Rica, Rodolfo Villalobos, e il capo della delegazione Juan Carlos Rojas.
Costa Rica-Iraq, tensione alla frontiera
La nazionale costaricana si trovava in Kuwait e avrebbe dovuto attraversare il confine per entrare in Iraq. Secondo quanto dichiarato da Villalobos, le autorità irachene, nella figura dell'ambasciatore in Kuwait e del Ministro dello Sport, avevano assicurato la delegazione costaricana che i Ticos avrebbero attraversato la frontiera senza alcun problema. Giunti al confine, però, gli iracheni avrebbero preteso il timbro sul passaporto di tutti i calciatori, elemento che avrebbe messo in difficoltà coloro che giocano negli Stati Uniti. "Alcuni dei nostri giocatori militano nella Mls nordamericana" ha dichiarato il presidente della federcalcio, "per cui non sarebbero potuti rientrare negli Stati Uniti con il timbro dell'Iraq sul passaporto". I rapporti politici tra gli Usa e lo stato medio orientale, infatti, proibiscono a coloro che possiedono il timbro iracheno di entrare nel territorio statunitense. Di fronte a questo ostacolo, l'autobus con la squadra ha fatto dietrofront. Resta ora da risolvere il rebus relativo all'altro bus, contenente le divise, le tute e i palloni, che invece è entrato regolarmente in Iraq: al momento non è chiaro quando questo potrà uscire dal Paese e ricongiungersi con il resto della squadra. Leggi anche: Albania-Italia 1-3, gli azzurri vincono in rimonta