Baku, 26 aprile 2018 - Il circus della Formula 1 approda a Baku per il Gp di Azerbaijan, quarta tappa del Mondiale 2018, in programma domenica 29 aprile alle 14.10. Ferrari e Mercedes a caccia del riscatto dopo la delusione del gran premio di Shanghai, vinto dalla Red Bull di Ricciardo, con Sebastian Vettel solo ottavo, distante quattro posizioni da Lewis Hamilton, anche lui fuori dal podio. La classifica sorride ancora al pilota della Rossa, forte dei successi nei primi due gp (è a quota 54 punti davanti all'inglese, 45 punti) ma la gara in Cina ha rimescolato le carte: oltre al rivale Hamilton c'è un terzo incomodo nella lotta alla leadership. Vedremo domenica la risposta del Cavallino: intanto il weekend entra nel vivo con le prove libere domani venerdì 27 aprile. Sabato 28 le qualifiche. Ecco il palinsesto con gli orari tv del finesettimana: tutti gli appuntamenti sono trasmessi in diretta da Sky (canale 207), mentre le differite di qualifiche e gara saranno visibili anche in chiaro su Tv8 (canale 8 del digitale).
F1 Gp Azerbaijan 2018, la gara di Baku in diretta
Profondo Rosso, il blog di LEO TURRINI
Venerdì 27 aprile
Prove libere 1 (diretta Sky Sport F1 HD dalle 11)
Prove libere 2 (diretta Sky Sport F1 HD dalle 15)
Sabato 28 aprile
Prove libere 3 (diretta Sky Sport F1 HD dalle 12)
Qualifiche (diretta Sky Sport F1 HD dalle 15, differita su Tv8 dalle 19.30)
Domenica 29 aprile
Gara (diretta Sky Sport F1 HD dalle 14.10, differita su Tv8 dalle 21)
IL PUNTO DEL MONDIALE - F1 in pista dopo due settimane di pensieri e lavoro per Ferrari e Mercedes, reduci da prestazioni non soddisfacenti in Cina. Sicuramente più in forma la Rossa, ma non abbastanza efficace da potersi permettersi errori. Tant'è che a Shanghai l'annunciato trionfatore Vettel è ottavo al traguardo. Reduce dai trionfi nei primi due appuntamenti stagionali, il Cavallino puntava alla tripletta: e la prima fila tutta Rossa autorizzava a sognare. Chiudere con il solo terzo posto di Raikkonen non può che tradursi in una parola: flop. A Shanghai, la Ferrari ha probabilmente pagato la scelta di far rientrare Vettel dopo Bottas, e quella di tenere fuori Raikkonen allungandogli lo stint per provare a 'contenere' il finlandese della Mercedes. Poi, certo, c'è lo zampino di safety e di Verstappen. Ma per stare davanti serve la perfezione.
Nella Mercedes, Bottas porta a casa il compito ma senza impressionare. Ha colpito invece in negativo la prova di Hamilton, mai vicino al podio. "Non siamo più il team più veloce", ha ammesso il britannico. Tra le due rivali, il terzo incomodo: Red Bull è in grado di inserirsi nella corsa al titolo? Non secondo l'ex F1 Flavio Briatore, che dà il 70% di chance di vittoria a Mercedes e il 30 alla Ferrari. Colpa anche di Verstappen: tanto talento ma pochi risultati.
SPECCHIETTI RETROVISORI SULL'HALO (di LEO TURRINI) - Specchietti retrovisori installabili, d’ora in poi, su Halo, che sarebbe poi quel gigantesco... infradito metallico montato da quest’anno sulle monoposto di Formula Uno per proteggere la testa dei piloti. Lo ha deciso ieri la federazione internazionale, accogliendo una richiesta in tal senso avanzata dai drivers. Ma, anche in questo, la sistemazione degli specchietti verrà rigorosamente monitorata, per evitare che qualche ingegnere troppo astuto sfrutti persino questa opportunità, chiamiamola così, per trarne un beneficio aerodinamico.
Ho già spiegato ieri ai miei quattro lettori quanto e come la Formula Uno post moderna sia prigioniera di una autentica ossessione. L’avvio di stagione è stato così incerto (e anche sorprendente, con la sequenza di sconfitte Mercedes) da alimentare le voci più disparate su misteriose trovate esoteriche del tal progettista o del tal addetto alla galleria del vento. Nascono così spettacolari leggende metropolitane, che non di rado contribuiscono ad alimentare il conto in banca dei diretti interessati, rapidamente trasformati in uomini indispensabili per vincere. Comunque, e forse per fortuna, Sergio Marchionne non la pensa così...
LE GOMME - A Baku le prove libere del Gran Premio cominciano domani. E forse stavolta il rebus delle gomme dovrebbe essere meno complicato da risolvere: nel senso che la Pirelli torna all’antico, cioè porta tre tipi di mescola “vicini”, mentre in Cina il fornitore unico aveva optato per ipotesi “pneumatiche” meno simili tra loro.
Finora, la Ferrari ha dimostrato di disporre di una vettura, la SF71H, in grado di adattarsi bene alle “scarpe”, mentre Mercedes è parsa ancora alla ricerca del giusto equilibrio. Ma non c’è da fidarsi troppo: i campioni del mondo in carica di solito superano in fretta le difficoltà e insomma io non mi stupirei più di tanto se durante il prossimo week end Lewis Hamilton uscisse dal torpore che ha sorprendentemente caratterizzato le sue esibizioni più recenti.
Chi sarà negli specchietti retrovisori di chi, a Baku? Ancora qualche giorno e lo scopriremo.
Questa la classifica del Mondiale Piloti di Formula 1, dopo il Gp di Cina:
1. Sebastian Vettel (Ger) 54
2. Lewis Hamilton (Gbr) 45
3. Valtteri Bottas (Fin) 40
4. Daniel Ricciardo (Aus) 37
5. Kimi Raikkonen (Fin) 30
6. Fernando Alonso (Esp) 22
7. Nico Hulkenberg (Ger) 22
8. Max Verstappen (Ned) 18
9. Pierre Gasly (Fra) 12
10. Kevin Magnussen (Ger) 11
Classifica costruttori
1. Mercedes 85 punti
2. Ferrari 84
3. Red Bull Racing 55
4. Mclaren Renault 28
5. Renault 25
6. Toro Rossa Honda 12
7. Haas Ferrari 11
8. Sauber Ferrari 2
9. Force India Mercedes 1