Giovedì 25 Aprile 2024

Sassuolo-Milan 1-2: un Leao da record e Saelemaekers fanno volare i rossoneri

Il portoghese apre le danze dopo appena 7". Del belga il raddoppio al 26° ma nella ripresa gli emiliani salgono di tono e la riaprono nel finale con la punizione di Berardi

Rafael Leao (Ansa)

Rafael Leao (Ansa)

Reggio Emilia, 20 dicembre 2020 – Il Milan risponde ai successi di Juventus e Inter e sbanca il Mapei Stadium battendo 2-1 il Sassuolo e trattenendo con le unghie e con i denti la vetta in solitaria della Serie A ad un turno di distanza dalla pausa natalizia. I rossoneri, pur in grande emergenza (mancavano Gabbia, Kjaer, Bennacer, Ibrahimovic e Rebic), hanno saputo sfoderare l’ennesima prestazione degna di una grande squadra: passati in vantaggio dopo meno di 7” grazie a Leao – suo il gol più veloce della storia della Serie A – i rossoneri hanno dominato la prima metà di gara trovando il raddoppio al 26° con Saelemaekers che si è così fatto perdonare il fuorigioco che 15’ aveva vanificato l’azione del 2-0 di Calhanoglu, annullato dopo lo scrupoloso controllo del VAR. Nella ripresa, poi, i rossoneri hanno saputo gestire con grande maturità il ritorno del Sassuolo, riuscito, dopo un lungo e pressante forcing, ad accorciare le distanze soltanto all’89° con una punizione di Berardi deviata da Hauge, protagonista poi dell’ultima occasione del match. L’unica nota stonata di questo pomeriggio a tinte rossonera è l’ammonizione rimediata nella ripresa da Kessié che sarà così costretto a saltare il turno infrasettimanale contro la Lazio.

Leao apre le danze dopo appena 7” e Saelemaekers raddoppia al 26°

De Zerbi nel suo 4-2-3-1 rilancia Ferrari in difesa, Maxim Lopez e Bourabia a centrocampo dove manca lo squalificato ed ex di turno Locatelli, mentre davanti sceglie Defrél, supportato da Berardi, Djuricic e Traoré. Emergenza invece per Pioli che ritrova Theo Hernandez e replica con uno schieramento speculare, riproponendo la coppia di centrali di difesa composta da Romagnoli e Kalulu, scegliendo Tonali per affiancare Kessié in mediana e Brahim Diaz – preferito a Hauge – nel tridente di trequartisti a supporto di Rafael Leao. L’avvio rossonero è a dir poco bruciante. Appena 6” e 80 centesimi dopo il calcio d’inizio, infatti, il Milan passa in vantaggio grazie ad una bella iniziativa di Calhanoglu che serve Leao a tu per tu con Consigli. Il portoghese è freddissimo sotto porta e non manca l’appuntamento con il gol più veloce della storia della serie A, che vale l’1-0 esterno. Nove minuti più tardi Leao prova a ricambiare il favore, servendo con un bel cross basso dalla destra il turco che insacca la palla. A fermare la gioia rossonera è però il VAR che ravvisa un fuorigioco di Saelemaekers all’inizio dell’azione. La reazione neroverde, affidata ad un paio di ripartenze, è piuttosto timida e velleitaria e allora Saelemaekers riesce a farsi “perdonare” al 26° quando, in un momento di assoluto dominio rossonero, sfrutta alla perfezione una impressionante sgroppata con annesso assist di Theo Hernandez e dal centro dell’area neroverde insacca il 2-0 milanista. La prima, vera occasione del Sassuolo arriva al 31° quando Berardi raccoglie un cross dalla sinistra di Rogerio e tira a botta sicura trovando però la provvidenziale deviazione in corner di Romagnoli. Insidiose anche un paio di iniziative personali di Taroré ma non abbastanza per scompaginare i piani dei rossoneri che, con il 2-0 in tasca, si coprono in maniera attenta e in attacco spingono grazie all’incontenibile Theo Hernandez, non andando lontani dal tris allo scoccare del 45° con un destro in area di Leao. Nei 3’ di recupero il Sassuolo ci riprova con una conclusione potente e centrale di Ferrari ma il Milan protegge senza problemi il doppio vantaggio.

Il Sassuolo reagisce ma la riapre soltanto quando è già troppo tardi

Dopo l’intervallo De Zerbi cerca di cambiare le cose inserendo Kyriakopoulos in difesa ma soprattutto Caputo in attacco, al posto rispettivamente di Rogerio e Defrel. Pioli risponde gettando nella mischia Krunic al posto di un Tonali in non perfette condizioni fisiche. I neroverdi ritrovano il giusto piglio e provano subito ad alzare la pressione rendendosi protagonisti di un paio di buone iniziative, nate dai piedi di Toljan e di Traoré che al 52° spreca una ghiotta occasione calciando debolmente da buona posizione. Il Milan al 60° deve anche fare i conti con l’ammonizione di Kessié, che impedirà all’ivoriano di scendere in campo mercoledì contro la Lazio. La rabbia rossonera, sintetizzata dalle veementi rimostranze di Pioli nei confronti della terna, si trasforma in rammarico al 72° quando Saelemaekers spreca a porta spalancata il colpo del ko mandando alle stelle il pallone su ottimo suggerimento di Leao, arrivato al culmine dell’ennesima grande progressione di Theo Hernandez. Dall’altra parte il Sassuolo continua a spingere e al 75° rischia di riaprire i conti con un destro da fuori area di Bourabia che, con la complicità di una deviazione della difesa rossonera, costringe Donnarumma agli straordinari. La controreplica del Milan è affidata al destro del neoentrato Hauge che al 77° dal limite dell’area impegna Consigli. Passato lo spauracchio il Sassuolo riparte a macinare gioco e all’83° va nuovamente vicino al 2-1 con Traore che non inquadra la porta milanista dall’interno dell’area. La gioia del gol emiliano è però soltanto rimandata all’89° quando Berardi su punizione trova il bersaglio grosso anche grazie alla deviazione di Hauge in barriera. L’assedio neroverde nei 4’ finali si fa sempre più pressante, ma è il Milan con Hauge ad avere l’ultima occasione del match: il sinistro al volo del norvegese finisce però fuori bersaglio. I rossoneri possono così esultare per aver agguantato tre punti di grande peso specifico.

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MATTEO AIROLDI