Giovedì 25 Aprile 2024

Juventus, Dybala: "Sogno la Champions. Che emozione la chiamata dei bianconeri"

La Joya fra passato e futuro: "Quando mi hanno contattato da Torino, ho subito detto al mio agente di chiudere le altre telefonate"

Dybala abbracciato da Chiesa

Dybala abbracciato da Chiesa

Torino, 17 dicembre 2020 - "Ho due sogni: alzare la Champions League, ovviamente con la Juve, e vincere il Mondiale con l'Argentina". A pochi giorni dalle parole del presidente Andrea Agnelli ("Noi vediamo in Dybala il prossimo capitano della Juventus. So che lui ha già un'offerta che lo pone tra i 20 calciatori in Europa. Stiamo aspettando una sua risposta, ma la cosa più importante è che risponda in campo"), Paulo Dybala lancia un messaggio d'affetto nei confronti della Vecchia Signora, facendo capire come si veda a Torino anche nei prossimi anni. Perché la cosa accada però occorre che le parti raggiungano l'accordo per il rinnovo di contratto, la cui scadenza è fissata al 30 giugno 2022. 

L'amore per la Juve

L'offerta bianconera evidentemente non è ancora stata accettata dal giocatore. Che la Joya non si senta abbastanza gratificato economicamente? Dalle dichiarazioni di Agnelli sembrerebbe così, mentre la società è convinta di avere avanzato una proposta adeguata. In attesa di capire cosa succederà in futuro, Dybala in un'intervista digitale ai Junior Reporter rispondendo alle domande dei bambini ha ricordato i migliori momenti passati da quando si è trasferito all'ombra della Mole. "La mia prima esperienza è stata una finale vinta segnando. L'arrivo alla Juve? E' stata un'emozione unica. Quando ho saputo che avevano contattato il mio agente da Torino, ho chiesto se era uno scherzo. In quel momento c'erano altre squadre che stavano chiamando, ma ho detto subito di stoppare le altre telefonate e di ascoltare solo quella della Juve". 

Il peso della 10

L'avventura in bianconero è proseguita poi con tanti successi, tanti gol e l'onore (e l'onere) di vestire la 10. "Sento molta responsabilità. Quando la Juve mi ha chiesto di indossare questo numero così importante per la storia di questo club, non è stato facile accettarlo perché sapevo cosa significava. Ma al di là del numero, lo stemma davanti conta ancora di più ed è più difficile da portare perché dobbiamo essere pronti a dare il massimo per questa squadra. I traguardi spero siano ancora tanti, il prossimo sarà la finale che giocheremo a gennaio contro il Napoli in Supercoppa". 

Leggi anche. Szczesny decisivo contro l'Atalanta