Giovedì 25 Aprile 2024

NBA, gli Spurs sbancano lo Staples grazie a Mills. Boston cade ancora. Toronto vola

I risultati delle gare NBa giocate nella notte

Mills (LaPresse)

Mills (LaPresse)

Los Angeles (Stati Uniti), 23 ottobre 2018 – Nonostante la stagione NBA sia ancora alle primissime battute, è già tempo di fare i conti con i primi big match: ad Ovest uno dei più attesi di questi primi giorni era la sfida tra i Los Angeles Lakers e i San Antonio Spurs che si sono fronteggiati questa notte allo Staples Center. Ad uscire vittoriosi tra queste due squadre che sono ancora palesemente e comprensibilmente due cantieri aperti, sono stati i texani che hanno superato al fotofinish i gialloviola con un tanto risicato quanto importante 143-142 arrivato al termine di un supplementare. La partenza a razzo dei neroargentati, che hanno segnato ben 40 punti in uno scoppiettante primo quarto chiuso a +14 (40-26) grazie anche al contributo di Marco Belinelli (15 punti di cui 11 siglati nella prima metà di gara), lasciava presagire un dominio ospite, ma i Lakers hanno avuto la forza e la prontezza di cambiare marcia e di rispondere alle stilettate di Aldridge (37 punti e 10 rimbalzi) e DeRozan (32 punti) con Kyle Kuzma (37 punt) e con un LeBron James (32 punti, 14 assist, e 8 rimbalzi) che è salito in cattedra dopo l’intervallo lungo e ha riportato i suoi a contatto. Nonostante questo, San Antonio è riuscita ad entrare nell’ultimo minuto e mezzo dei regolamentari con un vantaggio di 8 lunghezze: a quel punto però Kuzma e James hanno ripreso per mano i Lakers e li hanno portati al supplementare a suon di triple. Una rimonta che ha infuso grande fiducia nei gialloviola che nelle prime battute dell’overtime hanno allungato conquistando due possessi pieni di vantaggio a 55.6” dal suono della sirena. A quel punto però i ruoli si sono capovolti rispetto al quarto precedente e ad imbastire la rimonta clamorosa sono stati gli Spurs che con Forbes e Gay sono tornati a -1. LeBron ha sbagliato due liberi sanguinosi a 13” dalla fine e Patty Mills dalla lunga ha firmato il definitivo sorpasso a 0.9” dal gong. L’ultimo tentativo della gara è comunque passato dalle mani del “Re” che però non è riuscito a trovare la via del canestro. Sempre ad Ovest sono bastate pochissime ore ai Golden State Warriors per mandare in archivio il beffardo ko subito contro Denver e per sconfiggere con un severo 123-103 i giovanissimi – e un po’ inesperti – Phoenix Suns : i campioni in carica, alla Oracle Arena, hanno infatti schiacciato subito sul pedale dell’acceleratore e, affidandosi alle giocate di Steph Curry (29 punti e 8 assist) e di Kevin Durant, hanno chiuso il primo tempo con un +23 all’attivo (70-47) che nella seconda metà di gara ha lasciato ben poche speranze ai Suns, a cui non sono bastati i 28 punti di Booker, i 27 di Warren in uscita dalla panchina e la doppia doppia di DeAndre Ayton (20 punti e 14 rimbalzi). A Portland si è interrotta invece la striscia positiva dei Trail Blazers che all’overtime hanno perso l’estenuante punto a punto contro i Washington Wizards, che hanno hanno sbancato il Moda Center 125-124 grazie ai canestri pesantissimi di Morris (28 punti) e Beal (25 punti). Un poker di vittorie che ad Est è riuscito ai Toronto Raptors che hanno riabbracciato Kawhi Leonard (22 punti) e hanno spazzato via gli Charlotte Hornets di Kemba Walker (26 punti) con un secco 127-106. Questo successo ha permesso ai canadesi di allungare il divario con i Boston Celtics che stanno faticando e non poco ad ingranare in questo avvio di stagione: prova ne è il 93-90 con cui i biancoverdi sono stati battuti in casa dai Magic di Nikola Vucevic (24 punti e 12 rimbalzi): dopo aver chiuso a -9 il primo quarto, Boston non è più riuscita a riemergere anche a causa di un pessimo 9/40 nel tiro da tre punti. Infine chiudono il quadro dei successi ottenuti nella notte quelli portati a casa da Milwaukee Bucks (124-113 contro i New York Knicks), Minnesota Timberwolves (101-91 contro gli Indiana Pacers), Memphis Grizzlies (92-84 contro gli Utah Jazz) e dai Dallas Mavericks guidati da un sempre più convincente Luka Doncic, autore di 19 punti e 6 assist nel 115-109 che ha messo ko i Chicago Bulls di Zach LaVine (34 punti).