Giovedì 18 Aprile 2024

Enoteca Regionale a tutto sprint "Un grande gioco di squadra"

Il presidente Frascari: "Uniti al Padiglione 1, dove ci saranno anche una Ferrari e i simboli del food"

Enoteca Regionale a tutto sprint  "Un grande gioco di squadra"

Enoteca Regionale a tutto sprint "Un grande gioco di squadra"

Al Vinitaly uniti, raccontando non solo il vino– comunque il grande protagonista –, ma anche tutto un territorio che da Piacenza tocca le rive dell’Adriatico. Eccolo l’obiettivo di Enoteca Regionale Emilia-Romagna che per la fiera di Verona ha in serbo alcune novità. Le racconta Davide Frascari, presidente dell’ente con sede nella rocca di Dozza.

Frascari, questo è il suo primo Vinitaly in qualità di presidente di Enoteca Regionale. Quali sono gli obiettivi?

"C’è grande voglia di emergere non solo come sistema vino, ma anche come food dell’Emilia Romagna e allacciandoci a marchi di valore, anche in collaborazione con Atp e Motor Valley. E dunque nel padiglione 1 avremo una Ferrari F40, la presenza del Consorzio Parmigiano Reggiano e la conferma di quello del Prosciutto di Parma e di altri consorzi del food. Vogliamo veicolare un marchio della regione, dimostrare il valore di un intero territorio che si presta all’accoglienza".

E poi saranno presenti i diversi consorzi, espressioni delle tante tipicità regionali.

"Vogliamo collaborare sempre di più con i Consorzi dei vini, senza competizioni, ma per un gioco di squadra in cui Enoteca Regionale, come previsto dalla legge n.46 del 1993, si occupa di promozione".

Che periodo sta vivendo il mondo del vino?

"Ci troviamo in un momento di crisi, con prezzi e produzione calati notevolmente. Una situazione dovuta soprattutto ai costi enormi dell’imbottigliamento e alla difficoltà di reperire il materiale, con conseguente diminuzione del valore del vino. Dati economici cui si aggiunge, soprattutto in Emilia e nel Piacentino, il problema della flavescenza dorata, una virosi che coinvolge anche parte di Piemonte, Veneto e Friuli e che sta devastando le superfici dei vigneti. Le normative europee negli anni hanno tolto dal commercio i principi attivi che bloccano il vettore. Ci sono dunque grandi aspettative per questo Vinitaly per ridare speranza al settore".

Le buone notizie?

"I consumi tengono e il made in Italy è sempre apprezzato".

Dove si bevono di più i vini emiliano-romagnoli nel mondo?

"Gli Stati Uniti guidano le esportazioni, poi la Germania. Fra le new entry abbiamo il Messico, mentre il Giappone si conferma il Paese in cui il nostro vino viene esportato con il più alto valore. Molto interessante, poi, anche il mercato delle Filippine, con incremento dei consumi notevoli. Per questo è importante, come Enoteca Regionale, è finanziare la promozione dei nostri vini".

Con quali strumenti?

"Distribuiamo circa 13 milioni di fondi Ocm ai nostri associati, sostendendo le imprese".

Altre novità di questo Vinitaly.

"Nel padiglione 1 avremo per la prima volta vini di San Marino. Inoltre, all’ingresso, abbiamo messo a disposizione dei sommelier Ais, Onav e delle Donne del vino uno spazio per le loro attività, per noi molto importanti".

Letizia Gamberini