Giovedì 25 Aprile 2024

Infortuni e malattie professionali, il 2022 è stato analizzato con perizia dagli open data

Numeri / Nell’ultimo anno registrato un aumento delle denunce di infortunio ma anche un calo di quelle che riguardano gli incidenti mortali

Nel nostro Paese si registrano ancora molti infortuni sul lavoro

Nel nostro Paese si registrano ancora molti infortuni sul lavoro

Infortuni sul lavoro e malattie professionali, facciamo il punto della situazione sull’anno appena trascorso. Dall’analisi della sezione “Open data” del sito Inail, nel quale sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di dicembre 2022, si evince che le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di dicembre sono state 697.773, in aumento del 25,7% rispetto alle 555.236 del 2021 (+25,9% rispetto alle 554.340 del periodo gennaio-dicembre 2020 e +8,7% rispetto alle 641.638 del periodo gennaio-dicembre 2019). Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2022 sono state invece 60.774, in aumento di 5.486 casi (+9,9) rispetto al 2021 (15.751 casi in più, per un incremento percentuale del 35,0% rispetto al 2020, e 536 casi in meno, con una riduzione dello 0,9%, rispetto al 2019). Nello scorso mese di dicembre, invece, il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +24,5% nella gestione Industria e servizi (dai 464.401 casi del 2021 ai 578.340 del 2022), un -3,6% in Agricoltura (da 26.962 a 25.999) e un +46,3% nel Conto Stato (da 63.873 a 93.434). Ciò premesso, nel 2022 si registra, rispetto al 2021, un aumento delle denunce di infortunio in complesso. Tra le cause, un più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e la crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere. Calano invece le denunce di infortunio mortale, con una crescita delle malattie professionali. Ma in quali settori si determinano più aumenti di infortuni? A tal proposito, i dati fanno osservare incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori, in particolare nella Sanità e Assistenza sociale (+113,1%), nel Trasporto e magazzinaggio (+79,3%), nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+55,2%) e nell’Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+54,8%). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+37,3%), seguito da Isole (+33,2%), Nord-Ovest (+30,4%), Centro (+29,4%) e Nord-Est (+13,3%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+68,9%), la Liguria (+49,0%) e il Lazio (+45,4%). L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +16,0% (da 354.679 a 411.251). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+27,0%), sia quelli extracomunitari (+20,8%) e comunitari (+15,8%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.