Mercoledì 16 Luglio 2025

Tempo di Maturità, molto più di un semplice esame

Calendario / Oltre mezzo milioni di studenti impegnati tra i banchi: prima prova mercoledì

Gli studenti dell'ultimo anno sui banchi di scuola: per loro l'obiettivo è la Maturità

Gli studenti dell'ultimo anno sui banchi di scuola: per loro l'obiettivo è la Maturità

L'anno scolastico è appena finito, ma per oltre mezzo milione di studenti italiani l'orizzonte è già dominato da un pensiero fisso, un rito di passaggio che mescola ansia e aspettative: la Maturità 2025. Come da tradizione, il Ministero ha già delineato i contorni dell'esame di Stato, confermando una formula che punta sulla continuità e sulla stabilità. Il calendario ufficiale, già fissato da un'ordinanza ministeriale dello scorso giugno, segna due date in rosso: mercoledì 18 giugno 2025 per la prima prova di italiano e giovedì 19 giugno per la seconda prova, incentrata sulle materie d’indirizzo. L'impianto resterà dunque invariato, ricalcando quello del 2024 con la consueta tripletta: lo scritto di italiano, con le sue tre tipologie (analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità), la temuta seconda prova, e infine il colloquio orale, pensato per verificare le competenze trasversali e la capacità di creare collegamenti tra le discipline. Tuttavia, al di là della struttura, sono i dati dell'edizione 2024 a dipingere il quadro più interessante e a definire la vera natura dell'esame odierno. La Maturità si conferma sempre più un traguardo formale che sancisce la fine di un percorso, piuttosto che un ostacolo selettivo. Le statistiche sono eloquenti: il 99,8% degli studenti ammessi ha superato con successo le prove. Un dato che consolida un trend inequivocabile, con una percentuale di respinti ormai residuale, attestatasi intorno a uno stabile 0,2%. Questa tendenza non riguarda solo l'esito finale, ma anche l'ammissione stessa: il 96,3% degli studenti dell'ultimo anno ha ottenuto il via libera per sostenere l'esame, suggerendo che l'eventuale selezione avvenga ormai durante gli scrutini finali e non più sui banchi della Maturità. Un fenomeno simile si osserva anche al termine del primo ciclo, con l'esame di terza media che registra tassi di bocciatura vicini allo zero. In questo contesto di promozione quasi universale, emerge con forza l'altra faccia della medaglia: la valorizzazione delle eccellenze. Se superare l'esame è la norma, distinguersi con il massimo dei voti diventa il vero obiettivo per molti. Nel 2024, il 2,6% dei diplomati ha raggiunto l'apice, conseguendo il "100 e lode". Per questi studenti brillanti, il Ministero ha stanziato un fondo specifico di 1.456.590,00 euro, destinato a finanziare il "bonus 100 e lode". Si tratta di un riconoscimento economico, pari a circa 115 euro per studente, che funge da incentivo simbolico ma significativo.