Venerdì 26 Aprile 2024

Video Ruberti, l'ex sindaco di Frosinone: "Girava da giugno, proposto anche alla destra"

Secondo il leghista Nicola Ottaviani, "quel video girava già dalla notte del prima giugno". Sarebbe stato "proposto e segnalato per la diffusione anche agli ambienti del centrodestra" per la campagna elettorale delle comunali di Frosinone

Roma, 20 agosto 2022 - Un video girato di nascosto e poi spuntato ad arte in piena campagna elettorale. Secondo l’ex sindaco di Frosinone, i frame della lite di Albino Ruberti circolavano da giugno negli ambienti della politica, qualcuno avrebbe cercato di venderlo sia a destra che a sinistra. “Quel video girava già dalla notte del primo giugno – racconta il leghista Nicola Ottaviani, primo cittadino di Frosinone per due mandati – dopo che Letta aveva arringato la scarsa folla presente a Piazza Garibaldi (a Frosinone, dove è accaduta la lite, ndr) nel comizio a sostegno del candidato a sindaco del Pd, nelle elezioni poi vinte dal centrodestra”.

“Era stato proposto e segnalato per la diffusione in quella campagna elettorale anche agli ambienti del centrodestra, che hanno rinunciato a diffonderlo, perché le campagne elettorali si vincono sui contenuti, sullo stile e sul metodo”, sottolinea Ottaviani, che ora è coordinatore provinciale della Lega di Frosinone, ora candidato alla Camera.

Albino Ruberti, uomo chiave del Pd romano
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Cosa c’è dietro a quel video?

Sarà la Procura a stabilire se all’origine dell’esplosione di violenza verbale di Ruberti ci sia stato un tentativo di corruzione da parte di un personaggio ancora misterioso. Nel video, infatti, è lo stesso Ruberti a urlare: “A me non me dicono 'io me te compro’. Se devono inginocchià davanti”.

“All'esito di questa vicenda, sul tavolo, o forse meglio sotto il tavolo, rimangono due questioni. La prima: devono spiegare, non tanto ad una eventuale autorità giudiziaria, ma ad ogni semplice cittadino, qual è stata la vera proposta scandalosa rivolta a Ruberti, per destare una reazione del genere, da parte di un tecnico che, con lucidità estrema, aveva sempre messo le toppe ai disastri amministrativi di Zingaretti e Gualtieri?”, si chiede Ottaviani.

“La seconda è cosa ha a che fare questo Pd del Lazio, o anche quello italiano, con una moderna sinistra europea che guarda all'inclusione e che rifugge la violenza da ogni contesto democratico? L'unico dato positivo di questa storia è che, finalmente, sembra stia cadendo un sistema», conclude il coordinatore della Lega.

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“La morale a senso unico non paga mai nella vita e in politica – aggiunge Ottaviani –. Peraltro il Pd, anziché occuparsi seriamente di lavoro, di Valle del Sacco, di sanità regionale, cerca di sviare l'attenzione della gente con il solito tormentone dell'antifascismo, dando però una dimostrazione plastica, in chiave moderna, della violenza in politica per imporre le proprie idee, o i propri interessi”.