Giovedì 25 Aprile 2024

Camorra Napoli, parcheggiatori abusivi pagano i clan. Borrelli: "Bancomat per criminalità"

Il primo pentito della faida di Ponticelli ha raccontato ai magistrati delle estorsioni a parcheggiatori abusivi, pusher e imprenditori per creare liquidità ai clan

Carabinieri a Ponticelli

Carabinieri a Ponticelli

Napoli, 12 ottobre 2021 – Spuntano le prime confessioni sulla guerra del clan di Ponticelli, il primo a parlare è un pentito del clan De Micco che, dopo essere scampato a un agguato lo scorso novembre, si è presentato ai carabinieri di Cercola per avviare la sua collaborazione con la giustizia. Ricostruzioni precise, quelle che stanno emergendo dagli interrogatori della Dda, che stanno aiutando i magistrati a tracciare un quadro sul sistema di controllo capillare della camorra nella zona orientale di Napoli. Dall’esistenza di una cassa comune del cartello camorristico di Napoli Est all’estorsione di imprenditori e persone legate a traffici illesi, che venivano taglieggiati in cambio di omertà. È il caso di un parcheggiatore abusivo che lavorava nei pressi dell'Ospedale del Mare o una pusher picchiata per costringerla a passare parte dei suoi guadagni a un clan rivale.

Parcheggiatori abusivi, bancomat della criminalità

“Ogni volta che si consegnano dai due ai dieci euro a un parcheggiatore abusivo, li stiamo dando quasi sempre nelle mani di chi insanguina la città”, sottolinea il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, secondo il quale i parcheggiatori abusivi «sono uno dei bancomat della criminalità organizzata, coloro che garantiscono sempre liquidità continua. Emerge dall'inchiesta sui clan della zona di Ponticelli che i parcheggiatori abusivi che assediano il perimetro esterno dell'Ospedale del Mare devono riconoscere una tariffa settimanale ai boss per ‘esercitare la loro professione’. Si tratta dell'ennesima riprova di quanto denunciamo ormai da anni”. Soldi che alimentano il sistema della camorra: dagli stipendi alle famiglie dei mafiosi carcerati alle parcelle dei legali che li difendono, fino all’acquisto di armi e droga.

“Migliaia di euro al giorno - spiega Borrelli - che diventano decine di migliaia in occasione dei grandi eventi, delle ricorrenze festive e delle partite del Napoli. Perché questo fenomeno non è radicato solo a Ponticelli, ma in tutti i quartieri della città. Si tratta di un fenomeno, quello dei parcheggiatori abusivi, da stroncare immediatamente e con determinazione con azioni mirate sul territorio”, conclude Borrelli. Napoli, camorra lotta al clan: Ponticelli chiama la città alla mobilitazione