Scarpe e moda sostenibile
Un team di ricercatori dell’Università di San Diego, dopo una fase di ricerca e sperimentazione durata sei anni, ha messo a punto delle scarpe biodegradabili al 100% e capaci anche di diventare nutrimento per gli organismi marini. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science of The Total Environment e apre nuovi orizzonti per la moda sostenibile e lo sviluppo di materiali eco compatibili. Le scarpe “biologiche” sono già in vendita.
Le scarpe sono ricavate dalle alghe e da altri materiali biologici
Le calzature presentate nel loro studio da un'equipe di ricercatori americani sono realizzate con delle schiume poliuretaniche biodegradabili ad alte prestazioni (chiamate in gergo SoleicFoam), un nuovo materiale eco-sostenibile ricavato delle alghe e da altri materiali biologici. Per testarne la biodegradabilità gli scienziati hanno sottoposto le scarpe all’azione delle onde del mare, monitorandone i cambiamenti a livello molecolare con l’ausilio di una tecnologia a infrarossi e di un microscopio elettronico a scansione. Il SoleicFoam – secondo quanto rivelato nella ricerca – ha iniziato a degradarsi già dopo quattro settimane grazie all’intervento dei batteri e dei funghi naturalmente presenti nel mare. Il materiale con le quali erano stare realizzate le calzature, inoltre, è diventato una fonte di nutrimento per i microorganismi marini, contribuendo al sostentamento dell’ecosistema dell’oceano.
In quattro mesi le scarpe scompaiono completamente in mare
Il processo completo di disgregazione delle calzature biologiche dura all’incirca quattro mesi: un arco temporale decisamente breve se si considera che oggetti (scarpe comprese) realizzate in gomma o in plastica impiegano anche 30 anni per disintegrarsi. Le calzature bio non sono soltanto un prototipo, ma un modello vero e proprio già commercializzato a un prezzo di circa 140 euro e possono diventare il primo di una lunga serie di oggetti fashion completamente eco-sostenibili.