Mercoledì 24 Aprile 2024

La prima mostra europea dedicata a Diane von Furstenberg

Al Musée Mode et Dentelle di Bruxelles si inaugura il 21 aprile “Woman Before Fashion”

Amy Adams, con il wrap dress di DVF, e Christian Bale in "American Hustle"

Amy Adams, con il wrap dress di DVF, e Christian Bale in "American Hustle"

Una donna che ha compreso le donne, sta forse qui la chiave di lettura della carriera di Diane von Furstenberg. Il 21 aprile inaugura a Bruxelles, città natale della stilista con cittadinanza americana, la prima mostra europea a lei dedicata. “Woman Before Fashion” è il titolo emblematico dell'esposizione al Musée Mode et Dentelle, che resterà aperta fino al 7 gennaio 2024. L'occasione è il 50° anniversario dell'iconico “wrap dress”, l'abito “a portafoglio”, creato dalla stilista nel 1974. Un'occasione per scoprire, o riscoprire, il lavoro stimolante di una donna divenuta figura internazionale della moda. Non sarà una retrospettiva, ma uno sguardo originale e libero sulla professione e sulla personalità di Diane von Furstenberg, composto attraverso un gioco di visioni e giustapposizioni delle creazioni della stilista, di stampe e di fotografie capaci di entrare nel mondo di una donna che ha saputo ritagliarsi un suo spazio ben preciso nel mondo della moda, interpretandolo e rivoluzionandolo.

Il racconto della donna che ha creato l'abito simbolo della nuova femminilità

A differenza dell'esposizione “Journey of a Dress”, organizzata a Los Angeles, al palazzo della Wilshire May Company, per il 40° anniversario dell'iconico vestito, questa di Bruxelles non sarà “soltanto” un viaggio alla scoperta dell'abito divenuto simbolo mondiale di potere e libertà per intere generazioni di donne, ma anche uno sguardo sulla personalità che sta dietro quell'abito e quegli abiti, creati osservando, ascoltando e interpretando con tempismo perfetto le esigenze delle donne. Tra modelli e materiale fotografico, viene delineato il linguaggio caratteristico della stilista, un linguaggio fatto di colori e libertà, con quelle fantasie floreali e animalier stilizzate, a volte geometriche e, ultime ma non ultime, pop - in senso letterale perché la serie “Pop Wrap” è ispirata proprio alle opere di Andy Warhol. L'esposizione offrirà un punto di vista privilegiato sull'approccio di Diane von Furstenberg alla moda, sugli artisti e le relazioni che la ispirarono, da Andy Warhol - che la ritrasse anche su una tela - a Diana Vreeland – figura chiave per la sua carriera - , sul modo in cui gestiva il rapporto con le clienti, da Amy Winehouse a Michelle Obama, che ha incontrato e ascoltato, ma anche sulla sua vita personale e sulle opere filantropiche. Sarà il racconto di una donna che, in prima persona, ha saputo “possedere la sua vita”, come spesso ha ripetuto la creatrice di quell'abito ad oggi must have di ogni guardaroba femminile.

L'abito a portafoglio: capo archetipico, affascinante e straordinariamente democratico

Sul grande schermo lo hanno indossato Cybill Shepherd in “Taxi Driver” e Amy Adams in “American Hustle”, sul piccolo Sarah Jessica Parker nella celeberrima serie tv “Sex and the City”. Personaggi femminili che con quell'abito rivelavano la giusta combinazione di sicurezza, eleganza e sensualità. Il wrap dress in jersey è un capo emblematico di indiscussa fama internazionale. Una forma archetipica della moda che, nonostante i 50 anni di storia, resta un indiscusso capo-chiave del guardaroba. Sta bene a tutte, alle donne spigolose e a quelle morbide, è pratico, rilassato, si adatta al linguaggio del corpo. Nel 1974 Diane von Furstenberg ha creato un capo affascinante, ma straordinariamente democratico. Le linee pulite dell'abito a portafoglio incarnavano il nuovo spirito degli abiti per le donne americane a metà degli anni '70. Era un'epoca in cui godevano di nuove libertà nella moda, finalmente meno costrizioni, meno strutture e forme più audaci e snelle. Il vestito creato da Diane von Furstenberg celebrava con tempismo perfetto le forme naturali del corpo di ogni donna, facendola sentire sensuale, e, al contempo, comoda e libera. «Il "wrap dress" mi ha dato successo, libertà, stabilità economica: mi piace pensare di essere diventata la donna che volevo tramite un vestito, sono riuscita a restituire ad altre donne la mia visione della vita» (Diane von Furstenberg, «Siate le donne che volete essere», iodonna.it, 16 ottobre 2015).