Venerdì 26 Aprile 2024

Il cappello: la risposta della moda per proteggersi dal sole

Alleato di stile e giovinezza, il cappello è tra gli accessori di tendenza di questa primavera estate

Julia Roberts e Richard Gere in una scena del film "Pretty Woman"

Julia Roberts e Richard Gere in una scena del film "Pretty Woman"

Il sole è un alleato dell'umore, ma, senza le giuste precauzioni, diventa nemico della bellezza. Lo sanno bene le donne orientali, che hanno anticipato la sana tendenza a proteggersi dall'eccesso di esposizione ai raggi solari indossando, specie nei mesi più caldi dell’anno, abiti lunghi, cappelli, ombrellini e occhiali da sole. I “bagni di sole” sono ladri di giovinezza e, se creme e protezioni sono essenziali, gli schermi fisici rappresentano la migliore difesa per la pelle: i cappelli sono la risposta della moda all'aggressività dei raggi UVA e UVB. Ed è così che i cappelli si candidano come must-have indiscussi di questa primavera estate, sia in città che al mare o in montagna. Un accessorio ricco di fascino, capace di aggiungere accenti eleganti, sbarazzini o urban all'outfit, oggi mette la propria vocazione ornamentale al servizio della bellezza della pelle.

Il cappello di paglia: il lusso discreto di una tradizione secolare tutta italiana

Simbolo dell'estate, accessorio sofisticato e agile al tempo stesso, il cappello di paglia ha superato indenne il variare dei trend, ma da qualche anno vive una nuova stagione di gloria. Nelle tonalità naturali o colorate, a tesa più o meno ampia e più o meno rigida, semplice o arricchito da nastri, è leggero e versatile e si abbina praticamente a ogni look (eccezion fatta per quelli spiccatamente sportivi). Qui l'Italia vanta un primato: in provincia di Firenze, infatti, storicamente a Signa, la produzione di cappelli di paglia ha una rinomata tradizione plurisecolare. Il copricapo intrecciato fiorentino, prodotto principalmente a partire dal grano marzuolo e anche dal gentil rosso - amati per le caratteristiche tonalità di colore e luminosità dei fili - è un accessorio simbolo delle prime manifatture di moda toscane, apprezzato fin dal Cinquecento. Gli inglesi nell'800 adoravano i “cappelli di paglia fiorentini”, tanto da riferirsi ad essI, celebrati per la finezza degli intrecci, con il nome di “Laghorn”, versione anglo-latina del nome della città di Livorno, dal cui porto partivano le esportazioni. Oggi sono cappelli “di lusso”, realizzati con paglia locale intrecciata a mano, prodotti, tra gli altri, per Harrods, Neiman Marcus, ma anche per Hollywood: quello indossato da Julia Roberts in “Pretty Woman”, per esempio, è dell'azienda artigianale fiorentina Memar.

Tra i modelli di tendenza il Panama: in città o in vacanza

Tra i copricapo in questa stagione la fa da padrone il modello Panama, destinato originariamente alle teste maschili è oggi un accessorio unisex. I più pregiati sono realizzati con paglia bianca e intrecciati con fibre della palma Toquilla dell'America centrale. Molto in voga agli inizi del '900, il Panama, in realtà, non è mai stato messo da parte e oggi viene realizzato anche in cotone o in lana, ma il nome è usato anche per i modelli prodotti industrialmente. A legare la foggia di questo cappello al nome di Panama fu il curioso evento mediatico che vide, nel 1906, il presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, indossarlo durante l'inaugurazione del Canale di Panama. La forma classica di questo copricapo è intramontabile, ma ne esistono altre versioni: il Panama Fedora, con tesa media e corona bassa, l'Optimo con tesa larga e corona più alta rispetto al classico, il Montecristi, modello pregiato con corona alta e tesa larga, e, infine, il Gamboa caratterizzato da una tesa molto larga.

Berretto da baseball o pescatore? L'accento spigliato di ogni look

Con quel suo tono disinvolto, il berretto da baseball spopola tra celebrità, influencer e per le strade. Sarà perché sta bene con tutto, con un tailleur come un completo sportivo, in città come in spiaggia, sarà per quel sapore anni '80 che la moda quest'anno tanto ama, è sicuramente l'accessorio più di tendenza e gender fluid: con o senza logo, coloratissimo o in tonalità neutre e, soprattutto, in versione denim. Sul podio dei cappelli più desiderati c'è anche quello a pescatore, anche detto a secchiello o bucket hat. E' un cappello funzionale e dallo spirito rilassato ed è da già da qualche anno apprezzatissimo e ricercatissimo per la città, per la campagna e per il mare e si abbina, come il berretto, praticamente a ogni otufit. La passione contemporanea per questo copricapo è figlia dell'estetica Gorpcore, quello stile, cioè, che ha reso fashion l'abbigliamento da trekking, da escursionismo e da campeggio, quei capi quasi provocatoriamente “brutti” che raccontano, in sottofondo, il desiderio di sperimentare un contatto immersivo e intenso con la natura.