Mercoledì 24 Aprile 2024

Candelora 2019, la filastrocca (e altri proverbi). Significato della festa

Le origini della festività del 2 febbraio. Tutto quello che c'è da sapere sull'antico detto

Candele (foto d'archivio iStock)

Candele (foto d'archivio iStock)

Roma, 2 febbraio 2019 - "Per la Santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora". È questa la filastrocca che tutti canticchiamo oggi, sbato 2 febbraio 2019, il giorno - appunto - della Candelora. E così, dopo i freddissimi giorni della Merla - accompagnati dalla "grande neve" annunciata dalle previsioni meteo - è arrivato il momento di scoprire che tempo farà nelle prossime settimane. E niente di meglio di un antico proverbio popolare può aiutarci. Ma qual è il significato di questa antico modo di dire, che cade alla vigilia del giorno di San Biagio, e quali sono le sue origini?

PERCHE' SI FESTEGGIA - In molte culture, non solo quella italiana, il giorno della Candelora ha assunto un preciso significato: quello di prevedere la fine dell'inverno. Poiché, infatti, il 2 febbraio si trova a metà strada tra la stagione fredda e la primavera, nel giorno della Candelora è tradizione prevedere come sarà il tempo nelle settimane a venire. In generale, se il 2 febbraio è giorno di maltempo, vuol dire che l'inverno è già finito. Il problema è che come ogni antico modo di dire ne esistono molte varianti, anche discordanti tra di loro. Ad esempio "Con la Madonna Candelora dall'inverno siamo fora, ma se piove e tira vento all'inverno siamo dentro". Ovvero se il 2 febbraio piove e c'è vento forte, vuol dire che l'inverno sarà ancora lungo. L'esatto contrario della credenza che va per la maggiore. A voi la scelta del proverbio da utilizzare.

LA FESTA RELIGIOSA - Proverbi a parte, la Candelora è soprattutto una antica festa religiosa. Per la Chiesa Cattolica il 2 febbraio si cebra la Presentazione al Tempio di Gesù. Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce che illumina le genti". Così venne chiamato Gesù da Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme.    

LE ORIGINI - Come molte celebrazioni cristiane, anche la Candelora trae origine da alcuni culti precristiani. Nell'Antica Roma nel mese di febbraio si celebravano i Lupercali, una antichissima festività legata al culto della purificazione. Simili celebrazioni si verificavano anche nella tradizione celtica. La festa di Imbolic era occasione di festa per il passaggio tra l'inverno e la primavera, ovvero per il cambio della stagione fredda e buia con quella nuova della luce e della rinascita. 

GLI ALTRI PROVERBI - Oltre a quelli più celebri, sono tanti i proverbi sulla Candelora. Regione che vai, detto che trovi. A Trieste si dice: "Candelora piova e Bora, del’inverno semo fora, Candelora sol el vento del’inverno semo dentro". In Sicilia: "Ppà Cannalora a mmirnata ie fora ma se fora un iè, n’atri quaranta jorna cci n’è" (Se il tempo nel giorno della Candelora è buono, allora sì che l’inverno sta per finire. In caso di pioggia e vento, il brutto tempo continuerà per altri 40 giorni con un marzo). In Salento: "Te la Candelora la vernata è ssuta fora, ma ci la sai cuntare nc'è nu bbonu quarantale" (Della Candelora l'inverno è gia passato, ma se fai bene i calcoli, ci sono ancora 40 giorni). In Lombardia: "Alla Madonna della Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se nevica o tira vento 40 giorni siamo ancora dentro".