Mercoledì 24 Aprile 2024

'Terra mia, non è un Paese per santi', il film sbarca in Parlamento

La pellicola ha vinto il 'trofeo di categoria' nella sezione documentari al Festival di Salerno. Il regista Crespi: "Do voce agli eroi silenziosi"

Terra Mia, Non è un Paese per Santi, la premiazione a Salerno

Terra Mia, Non è un Paese per Santi, la premiazione a Salerno

Roma, 22 novembre 2019 - Dopo la vittoria al festival del Cinema di Salerno, il film 'Terra Mia, Non è un Paese per Santi', sbarca in Parlamento. Ma la macchina organizzativa è già partita nelle scuole italiane.  Nell'opera del regista Ambrogio Crespi si vede una rivincita che parte dal Sud per essere esempio nel Paese. "Un grazie sincero al Festival Internazionale del cinema di Salerno - dice Crespi commentando il premio alla settantatreesima edizione dell'evento - Gli organizzatori hanno avuto coraggio e hanno contribuito a una riflessione rilevante contro la criminalità e per costruire la speranza". 

Ecco il trailer della pellicola non aveva trovato ospitalità a Venezia ed è stata rilanciata dalla Campania:

Il lavoro ha ottenuto il 'trofeo di categoria' nella sezione documentari. Una narrazione che parte da San Luca, paese calabrese, per incoraggiare una valutazione più ampia contro la 'ndrangheta, la camorra e le mafie. Nel film, di Index Production, Klaus Davi, il dirigente scolastico di San Luca Mimma Cacciatore, i testimoni di giustizia Gaetano Saffioti e Benedetto Zoccola, il giornalista d'inchiesta Michele Inserra, il comandante dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabinieri ucciso dall'Ndrangheta e il prete anticamorra Don Luigi Merola. "Nei lavori che metto in campo provo a dare voce agli eroi silenziosi, ai rappresentanti dello Stato che reagiscono alla criminalità - spiega Crespi -  Agli eroi di tutti i giorni che sono i veri esempi da seguire. Questo spirito animerà il percorso avviato”. Ed è seguendo questa scia che adesso, su input della preside Cacciatore, il film sarà proiettato nelle scuole, si partirà dalla Calabria e dalla Campania e si viaggerà in tutto lo Stivale. Perché, come dice la preside, "dal buio del male deve nascere la speranza".

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