Giovedì 25 Aprile 2024

Pd, sondaggi e discutibili alchimie Claudio Velardi analizza le elezioni

Migration

Qual è la migliore dote di un politico? Saper prevedere le conseguenze delle sue azioni e dei suoi convincimenti. È questo il succo dell’ultima fatica di Claudio Velardi, già protagonista di vicende politiche della sinistra riformista, scuola Pci-Pds, giornalista, analista politico e molto altro ancora. Il libro è la trascrizione fedele di un ciclo di podcast. Il tutto è incentrato sull’ultima, frenetica, campagna elettorale che ha visto il trionfo della destra di Giorgia Meloni. E il fulcro delle pagine velardiane sono le critiche al sistema politico e al Pd, lo sconfitto del 25 settembre.

Fra le constatazioni (amare), quelle dove si rimarca come "in Italia le decisioni vengono prese dai vertici dei partiti e delle coalizioni non solo senza procedure vagamente democratiche, e neppure sulla base di parametri oggettivi (…). Ma operando su sondaggi, sommatorie di sondaggi, previsioni, proiezioni, e altre discutibili alchimie". E poi, viene da notare, ci si sorprende che il primo partito sia quello del non voto...

E poi, il Pd: "Il Pd in quanto tale è e – temo – resterà sempre un’opera incompiuta. Una pianta dalle radici rinsecchite, perché tali sono le culture politiche che l’hanno generato: fondamentalmente quelle del comunismo italiano e del cattolicesimo democratico".

r.c.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro