Mercoledì 24 Aprile 2024

Libertà e gioia Sono tornate le minigonne

di Eva Desiderio

Tremate, tremate, le minigonne sono tornate! Non è più uno slogan di ribellione, per carità, ma solo un motto d’ironia per indicare l’ultima tendenza della moda femminile di questa primavera-estate 2022 che di colpo ha accorciato gli orli di abitini a trapezio, ma anche di tailleur neo bon ton e di gonnelle a pieghe. Come ai tempi della ribellione e della libertà, la ’mini’ torna protagonista in passerella ma con uno spirito nuovo, denso solo di gioia e allegria, di voglia di liberare il corpo, senza altro significato che un’allure contemporanea.

Ha cominciato per prima Maria Grazia Chiuri, a Parigi, con la sfilata che ha puntato tutto sul colore e il gioco (come fosse il ’gioco dell’oca’) nell’installazione dell’artista Anna Paparatti: qui le modelle sono salite e scese in piccoli tailleur perfetti, nitidi, che ricordavano molto lo stile dello slim look di Marc Bohan, uno dei mitici predecessori negli anni Sessanti di Chiuri nell’atelier di Dior. Bohan puntava per primo su un twist un po’ sexy e giovanilissimo, ora Maria Grazia si cimenta nell’attualizzare in modo perfetto questa fetta di storia gloriosa del brand in portafoglio a LVMH. Giacchine dritte, con 3 tasche col bottone, e mini giudiziose e nette con gambe in primo piano e scarpe modello baby. Ed è stato subito successo pieno, specie perché ogni modello in passerella da Dior aveva un suo colore squillante: giallo limone, verde smeraldo, arancio, rosso geranio.

Non da meno l’effetto viva il corto, anzi spesso cortissimo, per Miuccia Prada, sia per la collezione ammiraglia disegnata insieme a Raf Simons che per la leggiadra Miu Miu. Per Prada la minigonna si ingentilisce e diventa couture con un languido strascico che parte da dietro la figura e rimbalza a ogni passo. Per Miu Miu invece ci sono sia le gonnelline anni Sessanta che si vedevano sui campi di tennis, che le baldanzose mini-minigonne in cotone di jeans o cotone coloniale.

Ancora una stilista donna a guidare il plotone per le gambe al vento: è la direttrice artistica di Chanel, Virginie Viard, erede del maestro Karl Lagerfeld che accorcia anche lei gli orli delle sue borghesissime clienti, ventenni e anche signore mature, dando un aspetto subito festoso alla sua moda. Sotto la giacca di tweed più Coco che si può, con la borsa dalle eterne catene e trapuntature ma aggiornata all’oggi, Viard manda per il mondo una immagine intramontabile di jolie fille.

Da Missoni il direttore creativo pro tempore Alberto Caliri, in carica fino a marzo scorso e ora sostituito da Filippo Grazioli che debutterà a settembre a Milano Moda Donna, per la collezione estiva ora in boutique ha dato ancora una bella sforbiciata alle lunghezze delle gonne, rendendole strette e lineari, quasi grafiche e molto sexy. Nel segno dell’eleganza orientale invece le gonne accorciate della stilista Hui, gentile e brava creativa cinese che ha scelto di produrre in Italia e di sfilare a Milano: nella sua ultima collezione le minigonne volano con mazzi di pieghe che nascondono tessuti a contrasto di colore. Per Adreas Kronthaler, marito e partner creativo di Vivienne Westwood, le gonne corte-cortissime non sono una novità e in collezione ce ne sono di molti tipi come nella prossima per l’inverno che ha dato bellissima mostra a marzo a Parigi, tra mille applausi gioiosi e soddisfatti.

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