Giovedì 25 Aprile 2024

La trappola demografica "Ora investire sui giovani"

Poche nascite e molte paure: il think tank “On Radar“ sull’emergenza denatalità. All’origine lavoro mal retribuito, futuro incerto e crisi del concetto di fecondità.

di Olga Mugnaini

Le culle italiane piangono. Gli ultimi dati Istat raccontano del record negativo di natalità che ha toccato i 399mila bambini venuti al mondo l’anno scorso, il numero più basso di sempre e che ci pone fanalino di coda dell’Europa. È per questo che il secondo appuntamento di On Radar, il think tank della Fondazione internazionale Menarini, è stato dedicato all’emergenza natalità. L’approccio al problema è ancora una volta multidisciplinare, con 45 voci, tra esperti e studenti, in cinque tavole rotonde, dove si è ascoltato la voce dei ragazzi di oggi, di coloro che saranno (oppure no) i genitori domani; l’opinione del mondo della comunicazione, che ad esempio, su richiesta del marketing, vede espellere i bambini da molte campagne pubblicitarie. E poi il mondo delle imprese, la scuola.

I risultati del confronto sono stati presentati a Roma, dallo stesso gruppo di ricerca guidato dal direttore Massimo Scaccabarozzi, insieme ai giovani che hanno partecipato al progetto. "Viviamo in una società piena di modelli di perfezione – racconta una studentessa universitaria – e questo ti porta al perfezionismo in tutto: nelle relazioni sentimentali, nel lavoro, nell’essere genitore. E il perfezionismo paralizza". Per non parlare delle incertezze sul lavoro, spesso scarsamente retribuito. Ma i ragazzi hanno ribaltato l’idea di una generazione che per fare figli ha solo bisogno di stabilità economica; il vero problema è una società capace di offrire ai giovani solo un presente idealizzato e un futuro difficile da progettare.

Detto ciò, la matematica demografica è impietosa. Dal tavolo di On Radar è stato spiegato che tra venti anni i nuovi nati scenderanno a poco più di duecentomila. E allora, come invertire il trend? "È soprattutto una questione culturale e quello che prevale è un atteggiamento di rifiuto o di paura nell’approccio alla genitorialità. Bisogna rilanciare il concetto di fecondità", ha detto Pietro Ferrara, professore di Pediatria all’Università Campus Bio-Medico di Roma. Tra le possibili misure da adottare, anche quelle di natura fiscale ed economica, a partire dagli incentivi per le famiglie con figli e facilitazioni e ‘riconoscimenti di qualità’ per le aziende che promuovono la genitorialità.

"Pochi nati significa pochi genitori potenziali. È la trappola demografica, un circolo vizioso che minaccia il nostro Paese. Con questi dati di natalità stiamo buttando via il nostro futuro, che possiamo salvare solo ascoltando i giovani - ha detto Scaccabarozzi – Avremo anche un problema di copertura di alcune posizioni nelle aziende". Le imprese infatti soffrono gli effetti del calo demografico nella mancanza di forza lavoro. Da qui la convinzione che nel breve periodo questa carenza debba essere compensata con politiche migratorie, coerenti con le professionalità ricercate e sostenendo l’occupazione femminile. "La Fondazione Menarini – ha aggiunto Lucia Aleotti, azionista e membro del board di Menarini – con questo think tank di On Radar ha voluto toccare uno dei temi di maggior attualità esplorando tanti aspetti, anche i meno evidenti, per capire i problemi e affrontarne tutte le sfaccettature".

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