Mercoledì 24 Aprile 2024

Io, nemico dell’ovvietà

Nuovi orizzonti per Nino Frassica. Ecco il libro ’Paola. Una storia vera’. e poi l’attesa partecipazione a ’Lol’

Migration

Ciò che Nino Frassica persegue da sempre è l’originalità, la non omologazione, il terrore di finire nel mainstream. "Fin da ragazzo – confessa – anche quando facevo shopping, mi tenevo alla larga da tutto ciò che i commessi mi dicevano che era di gran moda". E così anche per il suo esordio da romanziere, ’Paola. Una storia vera’, edito da Mondadori, la narrazione parte da un’apparente normale presentazione biografica della protagonista (che in copertina ha le sembianze al femminile dello stesso autore) che però abita in via Nicola Arigliano 111 in una casa di dodici metri quadri senza finestre e compensa i volumi ristretti della dimora con una lunghezza spropositata del cognome, Prestigiacomoventuridimaioromolisanvitoreggianimadaudoferrettibottari.

Si può dire un libro veramente a immagine e somiglianza di chi l’ha scritto...

"Tanti altri miei scritti sfruttavano il successo delle trasmissioni tv, stavolta sviluppo una storia unica imbottendola di mille altre cose. Con un solo scopo finale: far ridere. Non tutte le opere devono obbligatoriamente mandare messaggi, avere una morale o risolvere i problemi dell’umanità".

La stessa mission di ’Lol’ del cui cast fa parte per la prima volta....

"Immaginavo che mi avrebbero chiamato. Potevo, in verità, già partecipare alla seconda edizione ma avevo dubbi e ho detto no. In realtà per questo genere di performance basate sulle capacità d’improvvisazione credo di essere il profilo giusto. Anche se nel format conta di più chi è concentrato e riesce a non ridere piuttosto che quelli bravi a far ridere. A me il varietà è un genere di spettacolo che diverte perché non c’è l’intermediazione di un personaggio tra te e il pubblico".

I bookmakers la danno già per favorito...

"Abbiamo registrato ma non sono ammessi spoiler di alcun genere per cui non faccio anticipazioni nemmeno sui miei sketch. Posso solo dire che non è meno bravo chi ride perché siamo davanti a un gioco e una gara non ha necessariamente a che fare con la comicità".

Per ’Don Matteo’, 14esimo anno, tornerà sul set ad aprile. Il maresciallo Cecchini ha ancora qualcosa da dire e dare?

"Come uomo di legge direi di no perché ormai abbiamo parlato di ogni genere di crimine, mentre come uomo riserverà nuove sorprese. Diciamo che anche nella nuova serie proseguirà il focus sulla sua quotidianità. E per questo mi diverte ancora".

Come comico si sente limitato o ristretto dalla dittatura del ’politicamente corretto’?

"Il mio intervento domenicale come direttore di ’Novella bella’ nella trasmissione di Fazio ’Che tempo che fa’ esaudisce la mia voglia di fare il saltimbanco, il comico, l’improvvisatore. Però facendo leva sul surrealismo, pratico un genere che per definizione non prevede offese o danni d’immagine censurabili".

Se ’Lol’ è la novità 2023, il teatro è stata quella 2022...

"A Natale mi sono ammalato di Covid e ho potuto partecipare solo a tre repliche di ‘Maledetti amici miei... Il ritorno’ all’Ambra Jovinelli di Roma. Peccato, era la mia prima esperienza teatrale senza copione. Con Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Giovanni Veronesi non sapevamo realmente cosa succedeva quando salivamo sul palco. Quindi dovevo essere sempre attento e lucido, è stato breve ma molto divertente, forse più di ’Lol’ che impone di stare più sulla difensiva".

Potendo scegliere, frequenterebbe più i set televisivi, teatrali o cinematografici?

"Mah, sono abbastanza volubile e non riesco a dare una precedenza assoluta a un’attività piuttosto che a un’altra. Posso dire che da Fazio mi diverto molto".

Di recente il Mago Forest ha espresso pubblico apprezzamento per la sua capacità di spiazzare. Contraccambia la stima?

"Con lui siamo fratelli di comicità. Mi piace perché è imprevedibile e mi piacciono quelli che fanno il mio genere come Maccio Capatonda, Lundini... I giovani in genere non mi fanno ridere perché fanno cose che noi abbiamo già fatto o visto come la satira di costume o le battute alla Walter Chiari mentre a me piacciono le cose inedite. Anche la quotidianità mi lascia indifferente, una cosa più è attuale più mi scivola addosso. Forse sono leggermente snob, ma non voglio somigliare a nessuno".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro