Giovedì 25 Aprile 2024

L’intelligenza artificiale può portare all’estinzione dell’umanità: gli esperti lanciano l’allarme

L’appello firmato, tra gli altri, dall’amministratore delegato di ChatGPT Sam Altman e dal co-fondatore di OpenAi Ilya Sutskever

Intelligenza artificiale e i rischi per l'umanità

Intelligenza artificiale e i rischi per l'umanità

Roma, 30 maggio 2023 - L'intelligenza artificiale come una pandemia o una guerra nucleare: potrebbe portare all'estinzione dell'umanità. A lanciare l'allarme sono i principali nomi del settore, tra cui l'amministratore delegato di ChatGPT Sam Altman, il co-fondatore di Anthropic Dario Amodei, il co-fondatore di OpenAI Ilya Sutskever e il ceo di DeepMind Demis Hassabis.

"Mitigare il rischio di estinzione dell'Intelligenza artificiale dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare", si afferma in una lettera pubblicata sulla pagina web del Center for AI Safety (CAIS). Primo firmatario della lettera-appello, a cui hanno aderito oltre 350 ricercatori e leader dell’industria Ai, è Geoffrey Hinton, professore emerito di scienze dei computer nell'Università di Toronto, considerato un pioniere nel settore dell'intelligenza artificiale. Con lui ha anche firmato Yoshua Bengio, professore presso l'Università di Montreal, anche lui considerato uno dei padrini dell'Intelligenza artificiale.

Non è invece tra i firmatari al momento Yann LeCunn dell'Università di New York, che insieme a Hinton vinse il premio Turing nel 2019 per le loro ricerche che hanno aperto la strada all'IA. LeCunn si è in realtà contrario a una visione catastrofista dell'IA.

La lettera è solo l’ultimo di una serie di allarmi sui rischi potenziali di questa nuova tecnologia. "Abbiamo bisogno che sia diffusa la consapevolezza di quello che è in gioco prima di aver proficue discussioni", ha detto Dan Hendrycks, presidente del CAIS, spiegando la scelta di limitare la lettera a una sola frase per "mostrare che i rischi sono abbastanza gravi da aver bisogno di proposte proporzionate".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro