Mercoledì 24 Aprile 2024

Importanti investimenti nella battaglia contro le demenze

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Nel 2022 la ricerca sui farmaci anti-Alzheimer ha subito un’impennata. Gsk ha stanziato 2,2 miliardi per supportare Alector, un’azienda che fa ricerca sulle malattie neurodegenerative, mentre Bristol Meyers Squibb ha puntato 80 milioni su un farmaco anti tau (proteina specifica dell’Alzheimer) prodotto da Prothena.

NervGen Pharma è in attesa dei risultati della fase III di sperimentazione del farmaco NVG-291 che promuove la plasticità neuronale. Da un anno è stato invece approvato un nuovo anticorpo monoclonale, l’aducanumab di Biogen (56mila dollari l’anno) per una terapia la cui efficacia richiede ulteriori valutazioni sia sulla perdita di memoria sia su altri fattori cognitivi, tanto da indurre l’agenzia regolatoria europea a procedere con una disamina dei risultati clinici ancora più accurata. Infine stanno giungendo alla tanto sospirata conclusione della sperimentazione altri due monoclonali: il donanemab di Eli Lilly e il lecanemab di Biogen-Eisai.

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