Mercoledì 24 Aprile 2024

Imbonitori, giostrai, mentalisti e chiaroveggenti Ma i saltimbanchi di Del Toro parlano di noi

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Prima, aiutante giostraio, poi mentalista al top, a fine Depressione anni ‘30: Cooper, baffetto alla Gable, con Blanchett “femme fatale” biondo platino e Rooney Mara la bruna corretta, triangolo a esito criminale tra un prologo di impolverati spiantati e un secondo tempo di lustri potenti. Stretta e non generosa la definizione di remake di un flop del 1947 (poi rivalutato), con Tyron Power screditato dai fan per brutalità del ruolo: in realtà “rifacendo” il film di Goulding dal romanzo di W. Lindsay, il premio Oscar (La forma dell’acqua) Del Toro ci porta nel piacere di riconoscere la potenza linguistica del cinema di oggi su quello di ieri, quando lo celebra e insieme lo arricchisce, lo sovradimensiona, quasi per abbatterlo (Scarface di De Palma, Suspiria di Guadagnino).

Scoprire trucchi e strategie di imbonitori e spiritisti “acchiappa”, ed è metafora del contemporaneo. Cast felice di giocare al cinema, per lo spettatore postmodern una vera goduria. Non in Italia, ma Del Toro ha previsto una versione in bianco e nero. Freaks&Noir, cine-specchio.

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