Venerdì 26 Aprile 2024

Grammy Awards 2018, il 're' è Bruno Mars

Il cantante hawaiano ha vinto tutti e sette i grammofonini per cui era candidato. Cinque grammofonini al rapper Kendrick Lamar, due a Ed Sheeran. A sorpresa la Clinton legge 'Fire and Fury'

Grammy Awards 2018, trionfa Bruno Mars (Ansa)

Grammy Awards 2018, trionfa Bruno Mars (Ansa)

New York, 29 gennaiao 2018 - E' stata la notte di Bruno Mars, ai Grammy 2018, sessantesima edizione. Il cantante hawaiano ha fatto il pieno di premi:  album dell'anno e record dell'anno, per 24 K Magic, canzone dell'anno per "That's what I like". Mars ha vinto tutti e sette i grammofonini per cui era candidato, compresi Best R&B Performance e Best R&B Song.  E dopo 15 anni gli Oscar della musica tornano al Madison Square Garden di New York (le precedenti edizioni erano targate Los Angeles).

Serata all'insegna delle donne, come ultimamente accade: rose bianche (simbolo della lotta contro le violenze) per quasi tutte le star e tanti discorsi e momenti dedicati ai movimenti #Metoo e Time's up. Particolarmente toccante è stata l'esibizione di Kesha che insieme a un gruppetto di colleghe, coriste d'eccezione (fra queste Cindy Lauper e Rihanna) ha cantato Praying. Lei stessa sta portando avanti una battaglia legale contro il produttore Dr Luke per molestie. 

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Tornando al vincitore, Mars ha ripercorso le tappe della sua vita, accontato di quando a 15 anni intratteneva i turisti: "Con questo album ho voluto ripercorrere quelle atmosfere allegre e spensierate", ha dichiarato alzando l'ultima statuetta al cielo.

Al rapper Kendrick Lamar, che ha aperto lo show con un mix dei suoi recenti successi, sono andati 5 premi: Best Music Video per "Humble", Best Rap/Song Performance, per "Loyalty" cantata insieme a Rihanna e altri tre, compresi miglior album rap, migliore canzone rap e Best Rap Performance. 

Alessia Cara - unica donna premiata - ha vinto il premio come migliore nuovo artista. 

Nella categoria pop a vincere due grammofonini è stato Ed Sheeran (che non era presente alla serata): best Pop Vocal Album, con la canzone "Divide" e migliore performance pop, con "Shape Of You". Nella categoria rock un premio è andato a Leonard Cohen, recentemente scomparso. Album rock dell'anno è infatti risultato "You Want It Darker", suo 14esimo e ultimo lavoro, uscito un mese prima della sua morte. 

E ancora, Chris Stapleton ha vinto il premio Best Country Album mentre i Foo Fighters hanno portato a casa il grammofonino per la migliore canzone rock, con Run. 

Molte le star che si sono esibite durante le tre ore e mezza di spettacolo: Lady Gaga ha dedicato "Million Reasons" alla zia scomparsa, suonando un pianoforte a coda coperto di piume, Elton John ha cantato insieme a Miley Cyrus il suo successo "Tiny Dancer", gli U2 si sono esibiti su un palco sistemato sull'Hudson River, davanti alla statua della Libertà. Pink e Kesha hanno dedicato le loro canzoni alla lotta contro gli abusi e Sting, in onore del ritorno dei Grammys a New York ha cantato "An Englishman in New York". 

Luis Fonsi e il rapper Daddy Yankee hanno cantato "Despacito", nominata fra le cinque canzoni dell'anno pur rimanendo a bocca asciutta. Niente da fare anche per l'unico italiano candidato, l'armonicista Fabrizio Poggi, nominato nella categoria best traditional blues album, grazie al disco Sonny & Browniès Last Train registrato con il cantante e chitarrista blues Guy Davis.

POLEMICA SU HILLARY CLINTON - A sorpresa è spuntata anche Hillary Clinton, che ha letto alcune righe di 'Fire and Fury', il libro di Michael Wolff che racconta il rocambolesco primo anno di Donald Trump alla Casa Bianca. L'ex candidata alle presidenziali americane è stata l'ultima di una serie di personaggi famosi in un video preregistrato: volti noti che, secondo James Corden, il conduttore della serata, stavano facendo un provino per un audiolibro tratto dal successo editoriale.

La performance non è piaciuta al figlio di Trump, Donald Trump Jr, che ha TWITTATOscritto: "Leggere un estratto del libro #fakenews al Grammy sembra un grande premio di consolazione per aver perso la presidenza". E ha aggiunto: "Più Clinton appare in TV più gli americani si rendono conto di quanto sia fantastico avere Donald Trump in carica". Critica anche l'ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, Nikki Haley: "Ho sempre amato i Grammy, ma avere artisti che leggono il libro di Fire and Fury li ha uccisi", ha twittato. "Non rovinate la buona musica con la spazzatura, alcuni di noi amano la musica senza che la politica vi venga buttata dentro", ha aggiunto

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