Mercoledì 24 Aprile 2024

Fotografò la mafia e divenne grande La Battaglia: da Palermo al mondo

È morta a 87 anni la fotoreporter siciliana che mostrò la guerra dei boss. Orlando: "Donna straordinaria"

È morta a Palermo Letizia Battaglia, 87 anni, storica fotoreporter, che per anni ha lavorato per il quotidiano “L’Ora“ raccontando con i suoi scatti la guerra di mafia. "È stata lucida e attiva fino alla fine". Gli ultimi momenti di vita dell’artista sicialiana sono ricordati così dalla figlia Patrizia Stagnitta: "Non ci ha dato quasi il tempo di capire che se ne stava andando". Il peggioramento delle condizioni della Battaglia è stato rapidissimo a partire da ieri. "Mia madre – dice la figlia – non si fermava mai, malgrado le sofferenze della malattia. La settimana scorsa era andata a Orvieto per partecipare a un workshop. La grande voglia di vivere non le era mai passata". Negli ultimi tempi La Battaglia era costretta a usare la sedia a rotelle. "Ma questo – aggiunge la figlia – non le impediva di prendere un aereo e rispondere alle tante chiamate e ai tanti inviti che continuava a ricevere".

La vita della fotoreporter, insignita tra le altre cose di numerosi premi come l’Eugene Smith e l’Eric Salomon Award, è stata sempre vulcanica. Dopo l’“Ora“, nel 1970 si trasferisce a Milano dove comincia a fotografare collaborando con varie testate. Nel 1974 ritorna a Palermo e crea, con Franco Zecchin, l’agenzia “Informazione fotografica”. Nello stesso anno si ritrova a documentare l’inizio degli anni di piombo, scattando foto dei delitti dei boss per informare l’opinione pubblica e scuotere le coscienze.

Il suo archivio, sterminato, racconta l’egemonia del clan dei Corleonesi. Battaglia ha collaborato con le più importanti agenzie giornalistiche mondiali.

Sono suoi gli scatti all’hotel Zagarella che ritraggono gli esattori mafiosi Salvo insieme a Giulio Andreotti e che furono acquisiti agli atti per il processo. Il 6 gennaio 1980 è la prima fotoreporter a giungere sul luogo in cui viene assassinato Piersanti Mattarella, soccorso dal fratello Sergio. Quella foto, un documento storico, diventa memorabile. Nello stesso anno un suo scatto della “bambina con il pallone” nel quartiere palermitano della Cala fa il giro del mondo. "Palermo è un po’ magica, un poco caduta, un poco solenne, è vita e morte", amava ripetere. A 27 anni, ricorda un blog di fotografia, conobbe casualmente il poeta Ezra Pound, questa veloce conoscenza l’avvicino’ alla sua poesia che divenne grande fonte di ispirazione per tutta la sua vita. Cultura, diritti e vita delle donne: dal 2000 al 2003 ha diretto dirige la rivista bimestrale realizzata da donne Mezzocielo, nata da una sua idea nel 1991. Ha formato generazioni di fotografi.

Tra la fine degli anni 80 e i primi anni ‘90 si è occupata anche di politica. È stata consigliera comunale con i Verdi ed assessore comunale in una delle giunte guidate da Leoluca Orlando, il primo a esprimere pubblicamente il cordoglio: "Era una donna straordinaria. Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell’arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dalla mafia".

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