Mercoledì 24 Aprile 2024

Chi era Citto Maselli, il regista di 'Storia d'amore' morto oggi a 92 anni

Nel 2006 Napolitano gli ha conferito l'onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Citto Maselli (Ansa)

Citto Maselli (Ansa)

Roma, 21 marzo 2023 - Cinema in lutto per la morte di Citto Maselli, considerato un dei più grandi registi italiani. Tra i suoi film più famosi 'Storia d'amore' del 1986, 'Il segreto' e 'L'alba', dedicati a ritratti femminili. Lo si ricorda anche per 'I delfini', del 1960 e girato quasi interamente ad Ascoli Piceno, con Claudia Cardinale Tomas Milian. Nelle sue pellicole hanno recitato, fra le altre, Ornella Muti e Nastassja Kinski.  Maselli aveva 92 anni, era nato a Roma il 9 dicembre del 1930. Nel 2006 Girogio Napolitano, allora presidente della Repubblica, gli ha conferito l'onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A dare notizia della scomparsa di Maselli è stato Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea. 

Il ricordo

"Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli - annuncia Acerbo in una nota -. L'ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l'abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito", aggiunge. "Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza", scrive ancora Acerbo. Che ricorda: "Citto ha sempre conservato la passione che da ragazzino lo spinse a entrare nelle fila dell'antifascismo e della Resistenza. Per tutta la sua vita ha messo intelligenza, sensibilità, passione e spirito critico al servizio di un progetto collettivo di liberazione e trasformazione"- E prosegue: "Dopo lo scioglimento del PCI, a cui si oppose, è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista. Ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all'ultimo giorno. Citto non è mai diventato un ex, non si è mai atteggiato a reduce di epoche gloriose ma passate. Lo ricordiamo con noi più giovani con la cinepresa a raccontare un altro mondo possibile a Genova nel 2001 e sempre disponibile a dare il suo contributo alla lotta politica e culturale. Citto Maselli era un comunista italiano, un rifondatore orgoglioso della storia di cui era stato tra i protagonisti, un compagno che non ha mai rinunciato all'idea di rivoluzione".

Vita privata

Maselli ebbe una lunga relazione con Goliarda Sapienza, attrice e protagonista dei suoi primi film. La Sapienza abbandonò poi la carriera cinematografica per dedicarsi con successo alla letteratura, vincendo fra l'altro il Premio Casalotti nel 1994. Dal 1971 Maselli era legato sentimentalmente a Stafania Brai, i due si erano sposati nel 1986.

"I delfini"

C'era lo storico Caffè Meletti, quello di piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, come sfondo a "I delfini" (1960) di Citto Maselli. Ma chi erano i Delfini? Mutuato dal titolo ereditario del Regno di Francia erano i figli della ricca borghesia. Nel film ci sono Claudia Cardinale e Tomas Milian: la canzone della colonna sonora "What a sky" è firmata da Nico Fidenco, praticamente al debutto.  La location del Meletti verrà utilizzata poi da Pietro Germi in "Alfredo, Alfredo" (1972)  e da Giuseppe Piccioni ne "Il grande Blek" (1987)  

 

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