L'impatto che la serie TV 'Stranger Things' ha avuto sulla canzone di Kate Bush 'Running Up That Hill' (1985) è senza precedenti, ma non è stato un fatto completamente inaspettato. Il ritorno del brano in vetta alle classifiche nasce infatti nell'ambito di una strategia commerciale che le case discografiche stanno praticando con sempre maggiore attenzione. Ne ha tracciato i contorni Jonathan Palmer, di Sony BMG, in un'intervista concessa al britannico The Guardian. Tutto ruota attorno a una pratica che gli addetti ai lavori chiamano "creative synchronisation". Si tratta di proporre ai giovani brani musicali del passato, in modo da rinverdirne i fasti commerciali e generare nuovi profitti. E per raggiungere le nuove generazioni, niente di meglio che inserire le canzoni che si intendono promuovere all'interno di una serie TV, un film, un videogame, un trailer oppure uno spot pubblicitario. Vedi il caso di 'Something In the Way' dei Nirvana, filo rosso della colonna sonora di 'The Batman', oppure quello, appunto, di 'Running Up That Hill'. Jonathan Palmer dice che il caso di Kate Bush "dominerà i marketing meeting per i prossimi dieci anni, almeno". Ma ammette che "si tratta di un evento assolutamente eccezionale: molti dei miei colleghi sarebbero concordi nel dire che è quel tipo di cosa che accade molto raramente". Bisogna però considerare che un altro brano di 'Stranger Things', cioè 'Master of Puppets' dei Metallica (1986), sta scalando le classifiche mondiali dopo essere comparso in una scena cruciale della serie TV. Con minore enfasi di Kate Bush, ma comunque con forza. Leggi anche: Stranger Things 4, Metallica e Iron Maiden ringraziano la serie La "creative synchronisation" non è certo una novità assoluta, ma è diventata molto rilevante negli ultimi anni. Merito soprattutto dell'esplosione delle piattaforme di streaming. A differenza di quanto accadeva in ...
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