Mercoledì 24 Aprile 2024

Caro energia agli Uffizi, il biglietto sale a 25 euro

Il museo fiorentino aumenta le tariffe dell’alta stagione (dal 1° marzo a fine novembre) e diventa uno dei più costosi d’Europa

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di Olga Mugnaini

Il caro bollette non pesa solo sul bilancio delle famiglie. E chi invece di quattro stanze ha decine e decine di sale da illuminare, non potendo svitare le lampadine pare sia costretto a trovare nuove entrate. A inizio anno ecco allora servita la stangata sul biglietto degli Uffizi. Dal primo marzo, chi vorrà trovarsi al cospetto dei capolavori del Rinascimento, da Michelangelo a Raffaello, da Botticelli a Leonardo, dovrà pagare 25 euro, contro i 20 già previsti in alta stagione (in bassa stagione 12). Un piccolo salasso che durerà per tutto il periodo dell’alta stagione, quando i turisti arrivano a frotte da tutto il mondo e si ritiene che non stiano lì a guardare una manciata di euro in più o in meno da spendere. Questa almeno la teoria del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ieri ha commentato positivamente la scelta adottata dal direttore del complesso vasariano Eike Schmidt, col quale stavolta sembra essere in sintonia.

"L’aumento agli Uffizi? Penso che sia giusto – ha commentato Sangiuliano mentre era in visita a Pompei –. Dobbiamo adeguarci agli standard europei, dove mediamente i grandi siti costano di più, fatta eccezione per la Gran Bretagna dove c’è una situazione particolare. Penso che l’aumento risponda anche a una questione per così dire morale: per una famiglia americana che spende 10-20 mila euro per venire in Italia, pagare venti euro un biglietto è una cosa che si può fare".

Tornando a Firenze, la scelta del Consiglio di amministrazione degli Uffizi nasce prevalentemente da una necessità finanziaria. Il ritocchino, o ritoccone, al costo del biglietto è stato deciso, all’unanimità, per far fronte all’aumento dei costi nel settore energetico ed edilizio. Nel 2022 il rincaro delle bollette della luce risulta del 180% rispetto al 2021. Se poi si aggiungono le enormi spese per restauri e manutenzioni, l’aumento delle uscite è ancora maggiore. Per non parlare poi del costo del personale, fra orari prolungati e aperture extra. Fatti due conti, con questa manovrina di bilancio nelle casse degli Uffizi si spera di poter portare fra i 4 e i 4,5 milioni di euro in più.

La maggiorazione sul biglietto sarà applicata solo fino al 30 novembre, quando l’affluenza di turisti stranieri inizia a calare. Il rincaro non interesserà Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, che rientrano nella gestione dello stesso complesso museale, ma dove non c’è mai coda e dove quindi non sarebbe male dirottare un po’ di visitatori.

Ma chi vuole proprio andare agli Uffizi, l’unica possibilità per spendere un po’ meno nel periodo di alta stagione è mettersi in fila (o prenotare) per una visita tra le 8,15 e le 8,55 del mattino, pagando in questo caso solo 19 euro. L’esperimento della visita subito all’apertura era infatti già stato avviato con qualche soddisfazione proprio a Palazzo Pitti.

L’obiettivo della manovra sui biglietti, si spiega, è doppio: da una parte fare cassa per attenuare il caro-bolletta. Dall’altra favorire la stagionalizzazione del flusso dei visitatori, spostandoli verso la bassa stagione, durante la quale il biglietto resta a 12 euro. Prosegue anche tutta la scontistica già prevista, oltre agli abbonamenti Passepartout 5 Giorni, Passepartout annuale e Passepartout Family.

Nonostante ciò, dopo il record degli ingressi natalizi, gli Uffizi rischiano di battere un altro primato: quello del museo più caro d’Europa, o quasi. Se si esclude Venezia, dove l’ingresso a Palazzo Ducale costa già 30 euro, si vede che ne bastano 17 per entrare al Louvre e al d’Orsay a Parigi, solo 15 per il Prado a Madrid, appena 6 euro e spiccioli all’Ermitage di San Pietroburgo. E ancora 19 euro per il Pergamonmuseum di Berlino, 17 per i Musei Vaticani.

Gratuite alcune delle più grandi istituzioni londinesi quali il British Museum, la National Gallery e la Tate, dove però si paga l’ingresso alle mostre. Di là dall’Atlantico l’ingresso al MoMa di New York costa 25 dollari, ossia più o meno 23 euro. Batte tutti il Metropolitan che arriva a 30 dollari, pari a 28 euro. Gratuito invece il Getty di Los Angels, anche se è vero che essendo raggiungibile sono in auto c’è poi da pagare un bel costo di parcheggio.

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