Venerdì 26 Aprile 2024

Cameron Diaz, rivelazione choc: "Sono stata un corriere della droga in Marocco"

L'attrice, parlando degli anni prima del successo, dice di aver fatto nel 1994 un lavoro in cui probabilmente è stata usata per trasportare qualcosa di illegale

Jamie Foxx e Cameron Diaz (Ansa)

Jamie Foxx e Cameron Diaz (Ansa)

Roma, 10 luglio 2022 - “Negli anni Novanta, poche settimane prima di essere scelta per il film The Mask con Jim Carrey, potrei essere stata un corriere della droga”. La rivelazione choc arriva dalla star di Hollywood, Cameron Diaz, ora 49enne, che sta per tornare – dopo otto anni di stop – nelle sale cinematografiche assieme a Jamie Foxx nella commedia ‘Back in action’. La mente, però, ora torna a quei giorni del 1994, quando la Diaz era “una modella in difficoltà economica a Parigi, trovando come unico ‘impiego’ fare il ‘mulo’ per trasportare stupefacenti in Marocco”. Parlando al podcast Second Life, l’attrice ha raccontato di aver vissuto un anno nella capitale francese, senza però ottenere granché.

Una carriera esagerata quella della star, che vale oggi 120 milioni di sterline dopo i successi di Hollywood tra cui i film campioni di incassi ‘Tutti pazzi per Mary’, ‘Charlie's Angels’, ‘The holiday’ e ‘Shrek’. Ma negli anni ‘90 il suo destino era ben lontano da questi exploit. "Ho iniziato a lavorare come modella da catalogo e ho avuto abbastanza soldi per trasferirmi a Parigi e prendere un appartamento, che ho condiviso con una ragazza che è ancora una delle mie migliori amiche. Ma sono stata lì un anno intero e non ho lavorato un giorno". Un periodo molto difficile per Diaz, alla vigilia dei 50 anni e tornata a recitare per la piattaforma Netflix dopo aver detto addio (temporaneamente) a Hollywood.

"Non avevo i soldi per sopravvivere. Poi ho ottenuto un lavoro ma, davvero, penso di essere stata un corriere che trasportava droga in Marocco - lo giuro su Dio". La rivelazione choc è ricca di dettagli. "Erano i primi anni Novanta e mi diedero una valigia chiusa a chiave con dentro i miei 'costumi' di scena, dovevo andare a fare un lavoro per la moda". Eppure, quando è atterrata e gli è stato ordinato di rivelare cosa c'era nel suo trolley dai funzionari, Cameron è andata nel panico. “Ero una ragazza bionda con gli occhi azzurri in Marocco. Indossavo jeans strappati e stivali con la zeppa, con i capelli sciolti: ho avuto davvero paura". Ha risposto tremante: "Non lo so, non è mio, non ho idea di chi sia". È stato solo quando è stata fermata da un doganiere in un aeroporto nordafricano quindi che Cameron si è resa conto di essere stata indotta con l'inganno forse a contrabbandare qualcosa di illegale. "Quello è stato l'unico lavoro che ho trovato a Parigi".

Cameron ha così lasciato la valigia – consegnandola al funzionario dell'aeroporto - ed è riuscita a tornare a casa a Parigi. Non ha mai saputo, in realtà, cosa ci fosse in quel bagaglio, ma riflettendoci si è resa conto che “probabilmente stavo maneggiando sostanze illegali”. I trafficanti di droga possono essere incarcerati per un decennio in Marocco, ma a Cameron è andata bene e poche settimane dopo è stata scritturata nel film che l'avrebbe fatta conoscere al mondo, The Mask.

I giorni successivi sono stati, appunto, la scintilla che ha acceso la sua carriera. I produttori di ‘The mask’ avevano scelto la modella e attrice Anna Nicole Smith (morta a 39 anni nel 2007) per interpretare Tina Carlyle. Ma quando il regista Chuck Russell ha visto Cameron davanti alla cinepresa, ha insistito per ingaggiarla, spiegando come lei fosse "il contrasto ideale per il comico Jim Carrey" nei panni di Stanley Ipkiss, alias The Mask.

 

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