Mercoledì 24 Aprile 2024

Un test per diagnosticare i tumori con il respiro

Forse sarà possibile in un futuro non troppo lontano, grazie a una sperimentazione condotta nel Regno Unito

Rilevare un tumore in un solo respiro (Foto: Owlstone Medical)

Rilevare un tumore in un solo respiro (Foto: Owlstone Medical)

Nel Regno Unito, un'equipe di ricercatori finanziata dall'associazione Cancer Research si appresta a sperimentare un test universale per i tumori, che funziona in modo non molto diverso dall'etilometr o. L'obiettivo è riuscire a fare una diagnosi precoce della malattia rilevando i cambiamenti chimici nel respiro di un paziente. QUAL È IL PRINCIPIO Il test si focalizza sui composti organici volatili (VOC, dall'inglese Volatile Organic Compounds), ossia quei prodotti metabolici che evaporano attraverso il respiro. Secondo i ricercatori, molte di queste sostanze possono essere utilizzate per marcare una determinata patologia, in quanto ogni tumore modifica il metabolismo cellulare, lasciando la propria firma anche "nell'aria". ESPERIMENTO AL VIA Il team guidato dalla dottoressa Rebecca Fitzgerald, della University of Cambridge, ha in programma di analizzare entro il 2021 il respiro di circa 1500 persone presso l'Addenbrooke's Hospital. Il campione include individui sani e pazienti con possibili sintomi tumorali, che nel tempo potrebbero tradursi in una malattia conclamata. L'idea è di confrontare le informazioni per cercare tracce che rivelino inequivocabilmente la presenza di un dato tumore. Lo studio vede la partecipazione anche dell'azienda Owlstone Medical, che ha brevettato lo strumento di misurazione ( breathalyzer) per rilevare i composti volatili. TEST UNIVERSALE "Intuitivamente, il cancro ai polmoni appare quello più ovvio da rilevare con il respiro", ha spiegato la dottoressa Fitzgerald. Tuttavia, ci sono numerosi metaboliti provenienti da altre parti del corpo che vengono esalati per via aerea, quindi il test può teoricamente diagnosticare un'ampia gamma di neoplasie. Al momento il progetto si trova ancora in una fase pilota, ma la speranza degli scienziati è di confezionare presto uno strumento di screening collaudato, che permetta di individuare una specifica patologia prima che sia in stadio avanzato.