Venerdì 26 Aprile 2024

Msc studia nuove soluzioni: dalle crociere ai voli charter

L’obiettivo è poter gestire internamente l’intera filiera turistica

Gianluigi Aponte, armatore di Msc

Gianluigi Aponte, armatore di Msc

Una crociera solcando acque da sogno dall’altra parte del mondo. Che meraviglia. Ma prima di affacciarsi sul pontile ad ammirare tramonti, dall’altra parte del mondo bisogna arrivarci. Per questo il settore nautico in ambito turistico guarda con sempre maggiore attenzione al comparto dei voli, nell’otica di poter fornire al cliente un pacchetto ‘chiavi in mano’ che permetta di curare ogni aspetto della vacanza, dalla partenza in mezzo alla nebbia delle grandi città, fino al relax sotto le palme dei Caraibi. In questa direzione sta guardando anche Msc, che dopo essere uscita dalla trattativa per Ita Airways, con Lufthansa unica protagonista dell’accordo, ora studia nuove soluzioni.

Il mercato dei voli charter

Che le intenzioni del gruppo siano chiare lo ha ribadito anche il presidente Gianluigi Aponte in un’intervista a La Stampa nella quale chiarisce di considerare chiuso il capitolo Ita, ma di voler in ogni caso continuare a guardare alla logica di abbinare alla crociera il trasporto aereo in grado di permettere ai viaggiatori, con un unico pacchetto, di raggiungere i porti di imbarco.

Il tema della filiera

Poter gestire in autonomia l’intero percorso può mettere al riparo, o comunque consentire di limitare i danni, in caso di forti shock esterni, garantendo la continuità del servizio. E’ comunque chiaro che investire sul tema del volo significa mettere sul tappeto importantissimi investimenti. Con questo spirito Aponte ha chiarito di voler cominciare con un passo alla volta, pensando prima al mondo dei charter piuttosto che a quello delle compagnie di linea. Valutando progressivamente l’evolvere della situazione.

I numeri di Msc

A oggi il gruppo può contare su 4 milioni di passeggeri trasportati all’anno e 22 navi attive nel settore delle crociere alle quali nel 2025 se ne aggiungerà un’altra. Riguardo al settore cargo invece, 730 navi operano su oltre 260 rotte utilizzando 520 porti di scalo distribuiti in 155 paesi. Ci sono anche quattro aerei, destinati a raddoppiare. I dipendenti del gruppo sono complessivamente 150.000 e la compagnia può contare su 675 uffici. Restando sul comparto crociere, Msc è stabilmente ai primi posti nel settore a livello planetario.

Il contesto internazionale

Il gruppo legato alla famiglia sorrentina Aponte ha in preventivo di investire otto miliardi nel periodo compreso tra il 2022 e il 2028, nell’intento di creare economie di scala e rilanciare il settore, costretto negli ultimi tempi a fare i conti con una lunga serie di problematiche fortemente impattanti, dal covid allo scoppio della guerra in Ucraina, senza dimenticare l’esplosione dei costi, energetici ma non solo. L’instabilità non paga, soprattutto per una nave, che per offrire il meglio del suo potenziale ha bisogno di muoversi in acque calme.  

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