Venerdì 26 Aprile 2024

Tim, cambio al vertice: Gubitosi lascia

Le deleghe di ad passano a Rossi. Labriola nuovo direttore generale. "Un comitato per esaminare l'offerta Krr"

Luigi Gubitosi (Ansa)

Luigi Gubitosi (Ansa)

Roma, 26 novembre 2021 - Cambio al vertice di Tim. Luigi Gubitosi ha rimesso le deleghe di ad e lasciato l'incarico di direttore generale. Lo si legge in una nota dell'azienda al termine di un lungo Consiglio di amministrazione convocato in via straordinaria. Il Cda ha deciso che le deleghe di amministratore passano al presidente Salvatore Rossi e ha nominato nuovo direttore generale il numero uno di Tim Brasil Pietro Labriola

Nelle scorse ore Gubitosi aveva messo sul tavolo le proprie dimissioni per consentire "una serena e rapida" valutazione della proposta di acquisizione da parte del fondo Kkr. Nella lettera inviata ieri al board  il manager rimandava al mittente le accuse di essere il primo motore dell'operazione, "fuori luogo e false", che "non devono essere utilizzate strumentalmente per rallentare il processo di esame della indicazione di interesse, tentativo dal quale mi dissocio in modo netto" e si diceva pronto a farsi da parte. 

Gubitosi, che detiene 3.957.152 azioni di Tim, rimane consigliere di amministrazione. 

​L'offerta Krr

Il Cda ha preso invece tempo riguardo all'offerta Krr. "Riservandosi di valutare ogni opzione strategica nell'interesse della società e degli stakeholder - si legge nel comunicato - ha istituito, su proposta del Comitato per il Controllo e Rischi un Comitato ad hoc costituito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e da quattro Amministratori Indipendenti: il Lead Independent Director e gli Amministratori Paolo Boccardelli, Marella Moretti e Ilaria Romagnoli". Il comitato, si afferma "avvierà tempestivamente e svolgerà, con il supporto degli advisor che all'uopo provvederà ad incaricare, tutte le attività istruttorie propedeutiche all'analisi del contenuto della Manifestazione non vincolante. Le attività e istruttorie del comitato saranno condotte secondo le migliori prassi al fine di consentire al Consiglio di valutare compiutamente la portata, il contenuto, le condizioni e le conseguenze della Manifestazione non vincolante, nonché maturare e assumere, in maniera adeguatamente informata, le determinazioni in relazione alla stessa per quanto di propria competenza".