Venerdì 26 Aprile 2024

Occhio alla liquidazione: cosa cambia dal primo gennaio per il pagamento di Tfr e Tfs

Nuove procedure per comunicare all'Inps tutte le informazioni utili per ridurre i tempi e digitalizzare il processo per il pagamento del Trattamento di fine rapporto

Inps

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Occhio alle liquidazioni: dal primo gennaio del 2023 cambiano, infatti, le procedure per comunicare all’Inps tutte le informazioni utili per il pagamento del Tfr e del Tfs, ovvero del Trattamento di fine rapporto e di fine servizio dei dipendenti pubblici. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi e digitalizzare i processo. Ma amministrazioni e lavoratori dovranno prestare molta attenzione alle novità per evitare problemi nella fase di erogazione dei due istituti contrattuali.

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Il canale telematico

Dall’inizio del prossimo anno tutte le amministrazioni pubbliche potranno comunicare solo telematicamente all’Inps le informazioni e i dati giuridici ed economici necessari alla liquidazione. L’istituto di previdenza ha fornito tutte le istruzioni per l’uso in una circolare diffusa il 4 novembre scorso (la n.125). Stop, quindi, alla carta: i documenti ora viaggeranno solo digitalmente.

Quali sono i vantaggi

L’operazione Tfr si colloca si colloca nell’ambito del più ampio processo di digitalizzazione dei servizi e delle procedure amministrative offerte dall’Inps. Già oggi, sul portale dell’istituto, sono attivati una serie di servizi on line ai quali si accede con lo Spid. La nuova modalità telematica consentirà di ridurre i tempi di definizione della procedura di liquidazione del Tfs-Tfr, superando così le criticità legate alla trasmissione da parte delle Amministrazioni della documentazione cartacea.

Cosa devono fare le amministrazioni

Le amministrazione saranno abilitate ad accedere attraverso il sito istituzionale dell’Inps, oltre che alla procedura Nuova Passweb, anche alla "Comunicazione di Cessazione Tfs", con la quale dovranno comunicare i dati necessari alla liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto. Rimane invariata solo la modalità di invio dei dati giuridico-economici necessari alla liquidazione del Tfr per i rapporti di lavoro a tempo determinato del comparto scuola attraverso il flusso telematico MUR/MEF. Tutti i dati, le comunicazioni e le varie informazioni inviate dall’Amministrazione all’Inps risultano visualizzabili e consultabili dal dipendente interessati accedendo sul portale dell’Inps al proprio Cassetto previdenziale.

Cosa deve fare il dipendente

I dipendenti pubblici devono sapere che il datore di lavoro è tenuto a verificare la completezza e la correttezza della Posizione Assicurativa ai fini Trf. La mancata o l’errata indicazione di tali informazioni comporterà un’erronea valutazione del relativo periodo nel calcolo della prestazione finalizzata sia alla certificazione che alla liquidazione del trattamento di fine rapporto. L'istituto segnalava anche che per il cittadino è stato reso disponibile anche un manuale dedicato nell’area del portale istituzionale www.inps.it dove sono presenti i servizi online 'Gestione Dipendenti Pubblici: servizi online TFR' e 'Gestione Dipendenti Pubblici: servizi online TFS'.

Come chiedere l’anticipo del Tfr o del Tfs

Fra le opzioni previste dal Tfr anche l’anticipo della liquidazione con la possibilità di ottenere una parte o l’intera indennità maturata (se d’importo non superiore a 45.000 euro), non ancora liquidata, senza attendere i tempi ordinari. Possono richiedere l’anticipo finanziario i dipendenti pubblici cessati dal servizio che accedono o che hanno avuto accesso, prima della data di entrata in vigore del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, alla pensione con i requisiti della Quota 100, o in base all’art. 24 della legge 214/2011. Per ottenere il finanziamento, i soggetti interessati devono innanzitutto richiedere la certificazione dell’importo cedibile ai fini dell’anticipo finanziario all’INPS, trasmettendo la domanda di quantificazione online. L’Inps provvede a rilasciare la certificazione entro 90 giorni dalla domanda, rendendola disponibile nell’area riservata MyINPS. Ottenuta la certificazione, gli interessati possono richiedere alle banche o agli altri intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa, mediante iscrizione al portale https://www.lavoropubblico.gov.it/anticipo- tfs -tfr , il finanziamento agevolato per un importo massimo di 45.000 euro o, comunque, entro la capienza della prestazione dovuta al pensionato, se di importo inferiore.