Mercoledì 24 Aprile 2024

Incidente Zanardi, cosa sappiamo dello scontro con il camion

L'invasione di corsia e i dubbi sull'organizzazione della corsa. L'autista del tir: "Me lo sono trovato di fronte all'uscita della curva e ho sterzato"

Alex Zanardi e la sua handbike dopo l'incidente (Ansa)

Alex Zanardi e la sua handbike dopo l'incidente (Ansa)

Siena, 20 giugno 2020 - Investigatori al lavoro per fare luce sul gravissimo incidente, nel quale è rimasto coinvolto il campione paralimpico Alex Zanardi. Al vaglio la dinamica dello scontro con il camion, il cui conducente è indagato per lesioni gravissime. "Me lo sono trovato di fronte all'uscita della curva e ho sterzato", ha raccontato ai carabinieri. Ma oggi sono stati ascoltati anche gli organizzatori della staffetta "Obiettivo tricolore" come "persone informate dei fatti".

La dinamica dell'incidente

Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, intorno alle 17 di ieri la carovana della staffetta 'Obiettivo tricolore' stava passando nel tratto della provinciale 146, fra i comuni di Pienza e San Quirico d'Orcia, quando Alex Zanardi con la sua handbike ha invaso la corsia opposta andando a sbattere contro un autocarro. L'impatto ha provocato una forte contusione alla testa del campione bolognese e fratture multiple. Zanardi è stato trasportato in elisoccorso Pegaso al policlinico Santa Maria le Scotte di Siena dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato tre ore. Il paziente è stato poi trasferito in terapia intensiva, dove si trova tutt'ora con una prognosi riservata.

Il racconto del camionista

La Procura di Siena ha subito aperto un fascicolo sull'incidente. Gli inquirenti sarebbero in possesso di un video amatoriale dell'incidente, con riprese anche nel momento dell'impatto. Il primo a essere interrogato oggi è stato il 44enne autotrasportatore, che ha rilasciato spontanee dichiarazioni. "Se lo è trovato quasi di fronte all'uscita della curva e meno male che è riuscito a dare una sterzata e a buttarsi verso il limitare della corsia. Così l'impatto è stato sul fianco altrimenti sarebbe stato un urto frontale con conseguenze ancora più deleterie", ha poi riferito ai cronisti il suo legale, l'avvocato Massimiliano Arcioni di Grosseto.

Il conducente dell'autocarro è stato sottoposto ad alcooltest e al prelievo ematico per la ricerca di tracce di sostanze stupefacenti: entrambi i risultati degli esami hanno dato esito negativo. L'uomo è stato iscritto nel registro degli indagati per lesioni gravissime. "E' un atto dovuto", ha spiegato il procuratore capo Salvatore Vitello. In particolare ora i carabinieri stanno verificando se la corsa con l'handbike, su cui viaggiava lo stesso Zanardi, si sia svolta in idonee condizioni di sicurezza.

Le testimonianze

"Quando è stato trasportato sull'elicottero di soccorso Alex respirava ancora", ha detto poco dopo l'incidente uno Alessandro Cresti, giovani ciclista paralimpico, arrivato in soccorso di Zanardi poco dopo l'impatto con l'autocarro. Anche Mario Valentini, commissario tecnico della nazionale di paraciclismo, ha parlato dell'incidente: "Dall'incidente ai soccorsi sono passati venti minuti, Alex parlava. L'autotreno si è spostato di un metro, ma ha preso comunque l'handbike. Su quel rettilineo in disco all'imbocco della curva curva Alex ha cambiato traiettoria, ha fatto una manovra azzardata. Ha preso con la leva della pedivella sinistra il montante, dove salgono gli autisti, ha girato due-tre volte, il casco non ha retto, gli è saltato".