Mercoledì 24 Aprile 2024

Serial killer in Italia, il criminologo: "Almeno 5 ancora in attività"

Lo ricorda l'avvocato e scrittore Gianluca Arrighi, che esamina anche le differenze tra l'assassino del quartiere Prati e Donato Bilancia

La polizia scientifica esegue i rilievi (Ansa)

La polizia scientifica esegue i rilievi (Ansa)

Roma, 25 novembre 2022 - "In Italia ci sono ancora diversi assassini seriali in attività" lo ricorda Gianluca Arrighi, avvocato criminalista e scrittore libri noir. Il caso delle tre prostitute uccise nel quartiere Prati di Roma, di cui è accusato Giandavide De Pau, ha riportato l'incubo serial killer sulle prime pagine dei giornali, e alcuni casi sono ancora aperti, come sottolinea Arrighi all'agenzia Adnkronos. 

Almeno 5 serial killer in Italia

"Pensiamo al killer di Asti, che ha ucciso quattro prostitute. Oppure al mostro della strada statale 10, in Piemonte, che ne ha uccise due. E ancora, l'assassino delle nigeriane, che uccide solo prostitute africane o il killer dei pensionati che ha già mietuto cinque vittime nel centro Italia. C'è poi il mostro di Udine, a cui sono stati attribuiti sedici omicidi, tra il 1971 e il 1991". 

De Pau come Donato Bilancia?

De Pau in qualche maniera ricorda Donato Bilancia, il killer che agì fra il 1997 e il 1998 in Liguria e nel basso Piemonte, compiendo 17 omicidi per cui fu condannato a 13 ergastoli?. "E' stato il più feroce assassino seriale italiano, condannato a numerosi ergastoli per aver ucciso diciassette persone in appena sei mesi. Nonostante sia tristemente ricordato come il killer che odiava le donne, ben nove dei diciassette omicidi furono commessi nei confronti di uomini". 

Le differenze

Quindi ci sono differenze con l'assassino del quartiere Prati? "Ritengo che il caso di De Pau, senza entrare nel merito delle indagini ancora in corso, sia molto diverso: siamo di fronte a un individuo che sembrerebbe aver agito in preda a un raptus di cieca violenza, un uomo con precedenti psichiatrici e in cura al Sert per dipendenza da cocaina". 

Cosa scatta nei serial killer di prostitute 

"Nella maggior parte dei casi, i serial killer di prostitute sono uomini affetti da gravi disturbi della sfera sessuale che derivano da un background familiare problematico, caratterizzato da violenza e carenze affettive", spiega Arrighi. "Sono quasi sempre individui ossessionati dal controllo totale sugli oggetti del loro desiderio, controllo che non riescono ad avere nel mondo reale, dove sono spaventati dal potere della donna". 

Come uccidono

Lo scrittore, come ha più volte esaminato nei suoi romanzi di psicologia criminale, prende in considerazione anche il modo in cui uccidono i serial killer:  "Se parliamo del modus operandi, a volte è lo stesso, altre no. Donato Bilancia, ad esempio, uccideva le sue vittime con un colpo in testa, esploso da una Smith & Wesson calibro 38. Altri assassini, invece, prediligono le armi da taglio".  

Assassini al soldo dei boss

De Pau è vicino al clan Senese. "È capitato che alcuni assassini seriali fossero collegati alla criminalità organizzata, - spiega Arrrighi - ma non c'è un nesso specifico tra l'appartenenza a un'organizzazione criminale e la serialità degli omicidi, che va invece ricercata nel profondo della psiche turbata di questi individui".