Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Salvini indagato attacca i giudici. Scontro nel governo

Il ministro dell'Interno contestao il reato di "sequestro di persona aggravato" per il caso Diciotti. "Grazie ai magistrati, mi date solo più forza". Bonafede: "Non ci faccia tornare a II Repubblica". Di Maio: "Non condivido attacco a magistratura". Conte: "Da legale lo difenderei" Migranti, Salvini: "Rintracciati sedici della Diciotti". Tutti rilasciati

Salvini appende l'avviso di garanzia sulla parete dell'ufficio (Dire)

Salvini appende l'avviso di garanzia sulla parete dell'ufficio (Dire)

Roma, 7 settembre 2018 - Salvini è indagato per sequestro di persona per il caso della nave Diciotti. Lo afferma lui stesso, aprendo in diretta Facebook la busta consegnatagli da carabinieri e inviata dalla Procura di Palermo con la quale il Procuratore Capo Francesco Lo Voi informa il vicepremier di aver aperto un fascicolo per la vicenda dei migranti a cui, per diversi giorni, non è stato permesso di sbarcare. "Non mi ritengo né un sequestratore né un eversore. E magari mi assolvono", dice il ministro dell'Interno poco prima di aprire il plico. "Per me è un'esperienza nuova e ci tengo a condividerla con noi", prosegue. Poi, leggendo il contenuto, torna ad alzare i toni con la magistratura, dopo averlo già fatto ieri dopo la sentenza sui fondi della Lega. "Difendo, sostengo, apprezzo e stimo i tantissimi giudici che fanno obiettivamente, onestamente ed efficacemente il loro lavoro. Capisco un po' di meno quei pochissimi giudici che si proclamano di sinistra e in base a questa loro cultura politica e partitica emettono sentenze. Non attacco nessuno, sono sereno", dice. Una reazione che spinge il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a commentare: "Il ministro può ritenere che un magistrato sbagli ma rievocare toghe di destra e di sinistra è fuori dal tempo. Non credo che Salvini abbia nostalgia di quando la Lega governava con Berlusconi. Chi sta scrivendo il cambiamento non può pensare di far ritornare l'Italia nella Seconda Repubblica". Anche Luigi Di Maio si smarca: "Non condivido - dice - l'idea di attaccare la magistratura". Mentre il premier Conte, a proposito della vicenda dei fondi, commenta: "Capisco lo scoramento di Salvini. Se non avessi fatto il premier mi sarei offerto per difendere la Lega".

Migranti, Salvini: "Rintracciati sedici della Diciotti". Tutti rilasciati

SALVINI: "IO ELETTO, VOI NO" - Il vicepremier legge in diretta Facebook il contenuto della busta, in cui viene informato che si sta procedendo ad "indagini preliminari" nei suoi confronti per il reato "commesso fino al 25 agosto 2018". "Dovrebbe essere il sequestro di persona aggravato dal fatto che io sia un pubblico ufficiale, dal fatto che ci fossero dei minori a bordo e dal fatto che si sia protratto per diversi giorni. Sono almeno 15 anni, a cui si bisogna aggiungere le aggravanti". Salvini ringrazia ironicamente i pm: "Grazie ai magistrati, grazie al procuratore di Genova, grazie a tutti: mi date solo più forza". "Un organo dello stato ne indaga un altro. Con la differenza che io sono stato eletto da voi cittadini, miei complici. Altri non sono eletti da nessuno e non rispondono a nessuno", aggiunge. "A questo ministro avete chiesto di controllare i confini, contrastare gli sbarchi clandestini. Non sono preoccupato né terrorizzato. Continuerò a fare oggi, domani e in futuro. Non mi toglie il sonno, questo foglio lo appendo nel mio ufficio: medaglietta".

"Vengo a piedi a Palermo domani a spiegare perché l'ho fatto e lo rifarei. Io avrei privato della libertà questi migranti che sono scomparsi, che non vogliono farsi identificare. Ci sarà sicuramente qualcuno, Boldrini, Renzi, Boschi, Saviano, Chef Rubio, che staranno festeggiando. La maggior parte degli italiani invece non festeggia", conclude Salvini.

DI MAIO - Si smarca Di Maio: sulla vicenda della nave 'Diciotti', dice ospite a "In Onda" su La7, "sapevamo che le decisioni erano decisioni forti ma noi le rivendichiamo come governo e abbiamo dato il nostro sostegno, detto questo non si può dare sostegno alle accuse ai magistrati". Salvini, spiega Di Maio, ha "preso la decisione insieme a noi, non condivido però l'idea di accusare la Magistratura".

CONTE - Ma il premier Conte tende una mano al suo vice. "Immaginate - commenta - un leader di un partito che da oggi in poi non può più disporre di un euro per poter svolgere attività politica. Non ha senso banalizzare il problema. Capisco lo scoramento di Salvini. Se non avessi fatto il premier mi sarei offerto per difendere la Lega, sarebbe stato stimolante e non lo dico per offendere i legali che se ne occupano". Il presidente del Consiglio, all'iniziativa 'La Piazza', a Ceglie Messapica, spiega: "L'Italia nelle classifiche internazionali è percepita a livello elevatissimo, ma una delle ragioni per cui il nostro Paese non è appetibile agli investitori è il tasso di corruzione. Ecco perché abbiamo approvato il ddl anti corruzione ieri". Poi aggiunge: "Interventi della magistratura così radicali e massicci come quelli dalla Prima alla seconda Repubblica non sono mai auspicabili. Non deve essere la magistratura a dirci cosa fare. Interventi abnormi della magistratura segno che la democrazia non funziona". Il premier risponde inoltre alle accuse sulle accuse di conflitto di interesse per il concorso per una cattedra all'università La Sapienza di Roma (a cui ha già annunciato che non parteciperà). "Il concorso? Io sono a palazzo Chigi ma non è una posizione a vita", ha detto. Per poi aggiungere: "Io indebolisco il governo? Corbellerie. Questo governo durera' cinque anni, se ne facciano una ragione".

CSM: "LESA INDIPENDENZA MAGISTRATI" - Contro Salvini insorgono i magistrati: "Esprimo forte preoccupazione - dice Giovanni Legnini, vice presidente Csm - per il contenuto delle dichiarazioni del Ministro degli Interni nei confronti della Procura di Palermo e della Magistratura. Si tratta di espressioni che, anche per le modalità con le quali sono state rese, risultano lesive del prestigio e dell'indipendenza dell'ordine giudiziario e si pongono in contrasto con il doveroso rispetto delle prerogative che si deve a ciascuno dei poteri dello Stato".

RENZI ALL'ATTACCO - Attaccano le opposizioni. Renzi, chiamato in causa da Salvini, scrive su Facebook:  "Le dichiarazioni del ministro dell'interno Salvini sono farneticanti. Come al solito mi tira in ballo e cerca di fare la vittima ma l'idea che chi è stato eletto parlamentare o siede al Governo possa violare tranquillamente la legge è aberrante". L'ex premier attacca: "E attenzione: Salvini butta tutto sulla questione immigrazione per un preciso calcolo politico. Lui sa che la Lega deve restituire 49 milioni. Sa che c'è una sentenza. E sa che gli italiani non perdonano chi ruba i propri soldi. Quindi prova a diventare un martire e cerca lo scontro coi magistrati".