Lunedì 9 Dicembre 2024
NICOLA PALMA
Cronaca

Morto durante l’inseguimento. Il papà: "Non sarò alla fiaccolata"

L’autopsia: lesione dell’aorta fatale al 19enne egiziano. Presidio della Lega al Corvetto, oggi corteo degli amici

Morto durante l’inseguimento. Il papà: "Non sarò alla fiaccolata"

Ramy Elgaml, 19 anni, morto sul colpo durante la fuga dai carabinieri: ha battuto la testa contro il palo del semaforo

Ramy Elgaml è morto sul colpo. L’emorragia interna generata dalla lesione dell’arteria aorta, provocata dall’impatto col marciapiedi o più verosimilmente col palo del semaforo poi abbattuto dalla macchina dei carabinieri, non gli ha lasciato scampo. Ecco i primi esiti dell’autopsia sul 19enne egiziano deceduto domenica scorsa in via Ripamonti a Milano: l’esame non avrebbe rilevato ferite esterne particolarmente gravi, nonostante il ragazzo avesse perso il casco nella fuga a folle velocità del TMax guidato dal 22enne tunisino Fares Bouzidi dopo aver ignorato un alt dei militari in zona corso Como. Il primo a soccorrerlo è stato il vicebrigadiere del Radiomobile al volante della prima gazzella inseguitrice, indagato per omicidio stradale in concorso con Bouzidi per stabilire se i due veicoli siano entrati in contatto prima dello schianto: il 37enne gli ha praticato il massaggio cardiaco seguendo le indicazioni al telefono del 118, ma né il suo tentativo né quello dei sanitari sono bastati.

All’esterno dell’istituto di medicina legale di piazzale Gorini, c’era anche il papà di Ramy, Yehia Elgaml, che ha fatto sapere che stasera non parteciperà alla fiaccolata organizzata dagli amici del 19enne (e rilanciata sui social da centri sociali e realtà antagoniste) per chiedere "verità e giustizia" sulla tragica fine del figlio: "Non è il momento di farla, quando bendiamo Ramy andremo al cimitero. Se vogliono fare una fiaccolata non c’è problema, ma noi siamo lontani da questa cosa, restiamo a casa". Inoltre il genitore ha spiegato: "Nostro figlio verrà sepolto in Italia, a Milano, che era la sua città. Ramy era più italiano che egiziano ormai, si sentiva milanese. Che senso avrebbe portarlo in Egitto, dove noi che siamo lontani non potremmo nemmeno andarlo a trovare?". Infine, il papà del 19enne ha rilanciato un appello a chi scenderà in piazza ("Non accendete fuochi nelle strade perché Ramy non vuole questa cosa") e ribadito un concetto già espresso nei giorni scorsi: "Io ho fiducia nella giustizia, ho fiducia nei carabinieri, ho fiducia nella polizia italiana, nella polizia locale, io ho fiducia in tutti e rispetto tutti".

La manifestazione partirà alle 19 da piazzale Gabrio Rosa, a poche decine di metri da casa di Ramy in via Mompiani, e si concluderà all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, lì dove il TMax con Bouzidi e Elgaml in sella è andato dritto contro la base dell’insegna di un distributore di benzina. Ieri sera è andato invece in scena il presidio della Lega per "ribadire che Milano è dei milanesi" e per cancellare simbolicamente una delle scritte anti divise che campeggiano sui muri del mercato comunale: imponente il dispositivo delle forze dell’ordine, anche se l’iniziativa si è svolta nella sostanziale indifferenza del quartiere.