Venerdì 16 Maggio 2025
REDAZIONE CRONACA

Mancano farmaci salvavita all’ospedale di Sciacca, primario va ad Agrigento in auto per ritirarli

Carenza legata al guasto della “camera bianca”. Per evitare che i pazienti oncologici interrompessero la terapia, il responsabile del reparto Domenico Santangelo è andato a prenderli personalmente

L'ospedale di Sciacca

L'ospedale di Sciacca

Roma, 17 aprile 2025 – Ha preso la sua auto e ha percorso 180 km tra andata e ritorno, da Sciacca ad Agrigento, tre ore di strada e un obiettivo: recuperare i farmaci salvavita che mancavano nel reparto di oncologia che dirige, all’ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca. Protagonista dello straordinario gesto il primario Domenico Santangelo. Ma a rendere noto l’accaduto è il capogruppo della Dc all'Assemblea regionale siciliana, Carmelo Pace che sui social racconta di essere stato contattato da una paziente oncologica e rilancia il tema del guasto alla “camera bianca” per la preparazione dei farmaci salvavita. Un guasto che ha provocato gravi ritardi nella disponibilità di cure di primaria importanza per i pazienti. sollevando le proteste dei diretti interessati e delle loro famiglie e le rassicurazioni sul tempestibo ripristino della funzionalità della camera bianca.

“Sono stato contattato da una paziente oncologica che si trova, da stamattina, all'ospedale di Sciacca –  si legge nel post di Pace –. Mi è stato riferito che il primario del reparto, Domenico Santangelo, si sarebbe messo direttamente in macchina in direzione Agrigento per ritirare, personalmente, i farmaci salvavita da consegnare ai pazienti per le cure. Al netto della gratitudine, che esprimo pubblicamente, per il gesto encomiabile di un professionista che ha a cuore il diritto alla salute e alle cure dei nostri concittadini, mi chiedo e vi chiedo: non ci avevano assicurato, dalla direzione sanitaria, che era stato tutto risolto?”.

Il deputato regionale rende noto che il numero delle persone che al momento attendono, in reparto, i farmaci salvavita sarebbero 20. Nessuno di loro ha certezza sui tempi d'attesa per le cure. "La camera bianca è ancora indisponibile, i farmaci salvavita continuano ad arrivare in ritardo e, ahinoi, grazie, a quanto pare, all'impegno di una persona scrupolosa rientrata dal congedo per fronteggiare questa situazione. Siamo già al quarto giorno (di guasto, ndr). Per quanto tempo deve andare avanti questa storia? È questa la sanità che ci meritiamo?" conclude Pace.