Mercoledì 24 Aprile 2024

Vuoi scalare il Monte Bianco? "Prima paga la cauzione per eventuali soccorsi e funerale"

Sconsigliate le scalate per le frane causate dalla siccità. Ordinanza choc del sindaco sul versante francese: "Versare 15mila euro prima di salire"

Il rifugio del Gouter sulla via normale al Monte Bianco dal versante francese (Ansa)

Il rifugio del Gouter sulla via normale al Monte Bianco dal versante francese (Ansa)

Roma, 3 luglio 2022 - Attirati dal Monte Bianco, la montagna più alta d'Europa, sono in tanti anche quest'anno a tentare durante il periodo estivo di raggiungere la vetta a 4.810 metri d'altezza. Ma, come nelle passate stagioni, torna la polemica sugli alpinisti improvvisati, su persone che si avventurano verso l'alta quota senza un'adeguata preparazione fisica e tecnica oppure senza rivolgersi alle guide alpine, finendo poi - se va bene - per dover essere soccorsi perché non in grado di affrontare le difficoltà dell'ambiente o la stanchezza, oppure - se va male - per dover far recuperare la propria salma. In entrambi i casi, stavolta, il sindaco francese su cui si trova la via normale di salita alla vetta chiede a chi intende scalare il Monte Bianco di versare prima una cauzione: 10 mila euro per l'eventuale soccorso e recupero in elicottero e 5 mila euro per il funerale.  

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Da anni durante la stagione più favorevole alle scalate in alta quota sono soprattutto i sindaci di Chamonix e di Saint-Gervais-les-Bais, i comuni sul versante francese da cui partono le vie normali e "più facili" per salire il Monte Bianco, a lanciare l'allarme sugli avventurieri della cima più alta delle Alpi. Un itinerario verso il "tetto d'Europa" battuto da circa 25mila scalatori ad ogni stagione e tra questi si è visto di tutto negli anni: ci sono stati diversi episodi in passato di gente trovata sui ghiacciai con le scarpe da ginnastica e senza attrezzatura, genitori con bambini piccoli al seguito o persone che hanno chiamato il soccorso alpino perché esausti o disorientati. Ma in questa estate di siccità sulle Alpi e anomalie climatiche che stanno provocando gravi conseguenze sulla stabilità della roccia e dei ghiacciai, i pericoli sono maggiori del solito e gli appelli si fanno più forti. I rischi a cui ci si espone in queste settimane sul Monte Bianco (ma anche sul Cervino dove proprio ieri una frana ha investito la via italiana di salita o su altre grandi montagne delle Alpi) sono tali che ogni scalata ad alta quota è sconsigliata a tutti e le guide alpine hanno sospeso la loro attività di accompagnamento dei clienti.    

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Oggi sulla questione è intervenuto di nuovo e con un'ordinanza choc Jean-Marc Peillex, sindaco di Saint-Gervais-les-Bais, il comune su cui si trova il percorso della via normale francese per il rifugio del Gouter a quota 3.835 metri che è il punto d'appoggio principale per raggiungere la vetta. Da anni il primo cittadino francese lotta per una regolamentazione dell'accesso al Monte Bianco e ora ripete che decine di "pseudo alpinisti" e di "pazzi che giocano alla roulette russa" ignorano la raccomandazione di non scalare la montagna lungo l'itinerario del Gouter dove si verificano importanti cadute di pietre che sono divante sempe più frequenti e imprevedibili a causa della siccità. Il sindaco ha quindi stabilito che chi vorrà scalare la vetta dovrà versare una cauzione da 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari "al costo medio dei soccorsi" e 5 mila euro per "le spese di sepoltura della vittima". "È inaccettabile - scrive il sindaco - che sia il contribuente francese a pagare questi costi".