Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Taranto e Pozzallo porti di sbarco. Lamorgese: "Serve Europa solidale"

Lampedusa, riprese le ricerche dei 15 dispersi nel naufragio. Ci sono onde alte 4 metri

Migranti, alla Open Arms assegnato Taranto come porto di sbarco (Ansa)

Migranti, alla Open Arms assegnato Taranto come porto di sbarco (Ansa)

Roma, 25 novembre 2019 - Dopo Taranto per la Open Arms, il Viminale ha assegnato il porto di Pozzallo alla Aita Mari, la nave della Ong spagnola 'Salvamento Martimo Humanitario' che ha a bordo 78 migranti soccorsi al largo della Libia.  Per entrambe le navi, sottolinea il ministero, "è stata avviata la procedura per la ricollocazione a livello europeo dei migranti". La richiesta "è stata presentata congiuntamente" dai quattro paesi che hanno firmato il pre-accordo de La Valletta: Italia, Germania, Francia e Malta.

image

Lamorgese, la Germania ha chiesto ridistribuzione

"Il problema dell'immigrazione non si risolve da un giorno all'altro - spiega la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese - Bisogna avere una visione e la mia visione è quella di un'Europa unita e solidale, che affronta insieme un problema complesso e strutturale. Il senso dell'Europa è questo e credo che lentamente e a piccoli passi ci arriveremo". E aggiunge: "Certamente il problema dell'immigrazione è un problema serio che va affrontato con l'Europa, al di là dei toni propagandistici o di polemica politica su cui non intendo assolutamente entrare, e su questo stiamo lavorando molto".  Quanto ai ricollocamenti, ha dichiarato: "In questi ultimi sbarchi si è verificata una cosa mai accaduta prima: prima era l'Italia che faceva la richiesta di redistribuzione in Europa dei migranti che arrivavano, questa volta è stata la Germania a farla, in base al preaccordo di La Valletta".

Ricerche a Lampedusa, onde alte 4 metri

Intanto a Lampedusa sono riprese, nonostante il maltempo, le ricerche dei 15 dispersi del naufragio. Le attuali condizioni meteo-marine nell'area di Lampedusa sono in continuo peggioramento, con onde alte fino a 4 metri. Le operazioni di ricerca proseguono dunque con l'impiego di mezzi aerei della Guardia Costiera e di Frontex. Allo stato attuale sono tre i corpi privi di vita (3 donne) recuperati in mare dalla motovedetta della Guardia Costiera Cp 324. Due ulteriori corpi privi di vita - due donne - sono stati ritrovati a terra da personale della Guardia di finanza. I migranti tratti in salvo dopo il naufragio di sabato pomeriggio dalle motovedette della Guardia Costiera, a circa un miglio dalla spiaggia dell'Isola dei Conigli, sono stati 149, di cui 13 donne e 3 bambini