Giovedì 25 Aprile 2024

L’abbraccio di Veronica "Silvio? Sta male e soffre Ma ce la mette tutta"

Dopo il turbolento divorzio non c’era dialogo da almeno dodici anni. La visita al San Raffaele e le parole di ieri sulla salute dell’ex marito.

di Viviana

Ponchia

"La tua dignità la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore". Anni fa Silvio Berlusconi si scusò pubblicamente così con la moglie per i complimenti rivolti ad alcune signore. Veronica Lario non commentò, irritata per quelle che il marito definiva "battuta spensierata, riferimento galante, bagatella di un momento". È finita come sappiamo: separati dal 2009, una turbolenta battaglia in tribunale, il divorzio nel 2014 e tanto rumore per l’entità del mantenimento. Ma era una frase importante, una frase-pilastro in grado di reggere al crollo e all’amarezza. Forse persino vera. Il genere di parole che poi permettono di ricordare come un giorno al posto degli avvocati c’era stato l’amore. La tua dignità, il mio cuore. E il tempo, che smussa e trasforma. L’amore diventa affetto, la malattia annienta l’orgoglio e detta altre priorità.

Una vita insieme, ricordava lui, "tre figli adorabili". In nome di tutto questo oggi l’ex moglie in qualche modo è di nuovo vicina a Berlusconi: è andata a trovarlo al San Raffaele? La signora, al convegno promosso da +Europa a Milano, tergiversa fedele alla riservatezza dietro cui si è trincerata in questi anni: "È una domanda molto personale, preferirei non rispondere". Ma aggiunge poche altre parole-pilastro che segnano il tempo del rispetto e dell’accudimento: "C’è una persona che sta male, che soffre e che ce la mette tutta". Aveva chiesto silenzio già a inizio aprile. Dal 5 Berlusconi era ricoverato e si era diffusa la voce che lei dovesse restituire 60 milioni di euro all’ex consorte: "Basta falsità. Le condizioni di salute di Silvio Berlusconi suscitano grande preoccupazione. Sono notizie infondate e inopportune in un momento così delicato per lui e per chi gli vuole bene". I figli appunto. I nipoti. E chissà, per proprietà transitiva la loro madre, la nonna, non più nemica, ma moralmente impegnata a proteggerlo. Era successo anche ai tempi della pandemia, quando il Cavaliere, positivo al Covid, si trovava sempre al San Raffaele per un principio di polmonite e si era aperta la caccia all’untore.

Tra i due non c’era dialogo da almeno 12 anni. L’ultimo incrocio era stato in estate in Sardegna a Villa Certosa per il compleanno di Edoardo, figlio di Barbara. Poche ore nella stessa casa ma niente, il posto dell’appuntamento continuava a essere il tribunale. Eppure lei aveva fatto arrivare un messaggio attraverso la segreteria di Forza Italia dicendosi "addolorata e anche un po’ preoccupata". La signora Miriam Bartolini non deve restituire più nulla. Oggi amministra da sola i propri affari nel mondo del fitness e chi insiste nella rievocazione del suo seno nudo dimentica che ha avuto molti decenni per riscattarsi dai lustrini, pilotando la propria evoluzione in contromano rispetto all’ex marito. Lei sempre più bruna, castigata, nascosta: la sedia vuota, il fantasma nella torre. Lui sempre più potente ed esposto, auto indulgente. Tutto passa: l’onta, gli ultimatum a mezzo stampa, le pubbliche scuse. Custodisco la tua dignità. Finché arriva l’ora più difficile ed è il momento di ricambiare.